San Marino. Processo Titoli, proseguono le audizioni dei testimoni

San Marino. Processo Titoli, proseguono le audizioni dei testimoni

Rassegna Stampa -Sentiti funzionari di Banca centrale “L’impressione era che chi toccava BancaCis moriva”

ANTONIO FABBRI. Nuova udienza per il processo cinquecento che comprende, semplificando, tre filoni di accusa per le vicende legate ai Titoli Demeter, Carisp e prestito Leighton, liquidazione Asset Banca. Nove gli imputati a vario titolo, tra cui gli ex vertici di Bcsm e gli ex di BancaCis, oltre al finanziere Francesco Confuorti.

Nuove audizioni di testimoni nella mattinata di ieri.

Sentito in apertura di udienza davanti al Commissario della legge Vico Valentini, Raffaele Capuano, che ha ricoperto la Direzione di Banca Centrale tra settembre e novembre 2017, per poco più di un mese, dopo la cacciata dell’ex direttore Lorenzo Savorelli, tra gli imputati del processo.

Vista la sua poca permanenza sul Titano, Capuano ha ricordato solo che quando arrivò chiese una perizia per valutare i titoli Demeter, ma non ne conobbe l’esito perché si dimise prima che la perizia si concludesse. Dimissioni che arrivarono per una serie di concause, tra cui certo la perquisizione nel suo alloggio mentre era fuori, legata alle indagini sul precedente direttore Savorelli, ma che fece molto scalpore e fu la goccia scatenande delle dimissioni, motivate anche dal fatto che nel frattempo erano cambiate le norme sul tetto massimo degli stipendi e modificavano, così, le sue condizioni di ingaggio.

Poi le testimonianze di altri funzionari dell’ispettorato della Banca Centrale che hanno ripercorso le attività dell’epoca e il clima che si respirava in Banca Centrale. L’impressione era che “chi toccava BancaCis moriva”, ha detto Milena Guidi della Vigilanza ispettiva di Bcsm, motivando con il fatto che il membro della vigilanza Maurizio Pappalardo fosse stato “licenziato”.

Circostanza sulla quale l’avvocato di Mirella Sommella, Simone Menghini, nelle domande alla teste ha precisato non essere corretto parlare di licenziamento, considerato che aveva un contratto giunto a scadenza che non venne confermato, ha precisato il legale.

Il legale ha anche chiesto se la testimone, mentre svolgeva i propri accertamenti avesse subito da Sommella atti per impedire di svolgere il suo lavoro. La risposta è stata “no”.

Riferita comunque una serie di episodi in cui la dipendente ha percepito un clima di pressione e la modifica di alcune relazioni, pur essendo questo nella facoltà dei superiori.

Ha deposto poi la Vice Direttrice di Cassa di risparmio, Mikela Ercolani che ha quantificato diverse voci di danno dall’acquisizione che Carisp dovette fare di Asset Banca.

Qui si è innescata una divergenza di vedute tra le due parti civili, con Carisp che tende a dimostrare che dall’acquisizione di Asset abbia subito un danno; per contro la parte civile Asset Banca ritiene i contrario sostenendo che essendo questa una banca “in salute”, la sua acquisizione abbia piuttosto portato un vantaggio a Carisp.

Prossima udienza il 13 maggio.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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