Nuovo Quotidiano di Rimini: A ruota libera con la dirigente Enrica Bonini, che per la Polizia segue i casi di un fenomeno in crescita. Da gennaio già altri 10 provvedimenti emessi / Stalking e persecuzioni, già 84 Sos in Questura / “Nell’88% dei casi il molestatore è un uomo di mezza età e di cultura medio-alta. Quasi sempre è un ex” / In aiuto la nuova normativa, che prevede l’ammonimento e il divieto di avvicinamento alla vittima
RIMINI – Telefonata e messaggi persecutori, appostamenti sotto casa, pedinamenti, minacce: sono questi alcuni dei terribili lati dello stalking.
“Dal 2009 al 2014 sono stati emessi nella Provincia di Rimini 84 provvedimenti. Solo quest’anno sono già dieci e molti altri sono al vaglio” – è la dottoressa Enrica Bonini, dirigente anticrimine della Questura, a tracciare l’andamento del fenomeno – “nel 2009 eravamo partiti con tre provvedimenti, nel 2010 siamo passati a cinque, nel 2011 ventitré, venti nel 2012 e ventuno nel 2013. Il 20% di questi moniti sono degenerati in arresti, domiciliari, divieti di avvicinamento o carcere”. Una misura efficace che dà speranza alle vittime nonostante i numeri crescano. “Questo dato non va letto in senso negativo ma deve dare fiducia alle donne e uomini che subiscono questo tipo di persecuzione, – sottolinea il dirigente – la gente deve credere sempre più nelle istituzioni”.
Ma chi è lo stalker? “In generale nell’ 88% dei casi è un uomo, nel 10 % dei casi una donna – sottolinea Anna Bisulli, Responsabile Ufficio Stalking Questura di Rimini – nel territorio il profilo del “persecutore” è un uomo italiano, dai 30 ai 45 anni, legato sentimentalmente alla vittima, con cultura medio-alta. Un ex respinto, che cerca di recuperare il precedente rapporto o cerca di instaurare una relazione. Il molestatore però può essere anche il vicino di casa”. (…)