Rimini yacht: recuperate altre due imbarcazioni dalla Croazia

Rimini yacht: recuperate altre due imbarcazioni dalla Croazia

Sembra senza fine, l’odissea delle barche legate all’inchiesta “Rimini Yacht”, che, come in quest’occasione, vede coinvolta anche una finanziaria sammarinese.

Corriere di Romagna: Rimini yacht, sequestrati altri due scafi in Croazia / Le stesse barche, vendute rispettivamente a due e tre “proprietari”, erano in uso a imprenditori italiani

RIMINI. Grazie alla collaborazione delle autorità internazionali con i carabinieri e la capitaneria di porto di Rimini, la procura di Rimini (pm Davide Ercolani) è arrivata all’individuazione e al sequestro di altre due imbarcazioni di lusso legate all’inchiesta sulla “Rimini Yacht”.
Stavolta però c’è stato bisogno di andare in trasferta: entrambi gli scafi erano infatti ormeggiati in Croazia. Si tratta in particolare di uno yacht Atlantis 50 e di un’imbarcazione Aicon 64, del valore complessivo di circa quattro milioni di euro. Come in altre circostanze gli investigatori hanno constatato la doppia intestazione e la documentazione “taroccata”.
In un caso nel capo di imputazione si fa riferimento al reato di truffa. Il certificato di conformità è risultato
falso, mentre l’imbarcazione è risultata registrata contemporaneamente sia a La Spezia e a San Marino.
Doppi anche i proprietari: due società di leasing che hanno sede rispettivamente a San Marino e a Reggio Emilia. Nell’altro caso la contestazione è appropriazione indebita ai danni di una società sammarinese di leasing. Ma in questo caso le società che si reclameranno il possesso sono tre (tra le quali una svizzera), in quanto la stessa barca era stata venduta per tre volte. Gli scafi erano in uso, al momento del sequestro, di due imprenditori italiani. Finiranno nel mirino del fisco: si vedrà adesso se gli utilizzatori finali saranno in grado di giustificare con i propri redditi i canoni di locazione.
Ancora una volta al centro della vicenda c’è Giulio Lolli (l’ex patron di
Rimini yacht, sempre latitante in Libia) che dopo aver venduto l’Aicon alla società di leasing ne aveva preso a sua volta in leasing la gestione senza però corrispondere alla scadenza i canoni pattuiti. In tutto, dall’inizio dell’inchiesta, sono state sequestrate circa cinquanta scafi di pregio, gran parte dei quali già restituiti ai reali aventi diritto. A recepire le richieste della procura di Rimini, attraverso i canali diplomatici e organismi di giustizia internazionale, è stato il Tribunale di Pola (Croazia) che ha disposto il sequestro delle barche e ne hanno affidato la custodia all’Agenzia di demanio. Lolli a Rimini è indagato per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, furto, simulazione di reato, estorsione. Un’inchiesta, vicina alla chiusura.


Giulio Lolli, ex-patron Rimini Yacht

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