Risposta ad Anis e sindacati sullo sviluppo industriale

Risposta ad Anis e sindacati sullo sviluppo industriale

Comunicato N°6- risposta congiunta Anisindacati

Peccato, San Marino non ha il mare!

Gaspare Monge, inviato speciale di Napoleone portò ai nostri vecchi governanti, l’offerta di ingrandire il territorio della Repubblica fino al mare. E loro rifiutarono.

Saggi e lungimiranti furono i sammarinesi che, tramontata la stella napoleonica, poterono mantenere intatta l’indipendenza. L’episodio storico può essere ignoto alla proprietà Alutitan, ma dovrebbe essere conosciuto dai responsabili dell’Anis e dai sindacalisti perchè lo si insegna nei vari gradi di Scuole della Repubblica.

San Marino è una piccola, modesta entità, è ancora indipendente, ma purtroppo non ha il mare. Peccato, si sarebbe potuta espandere come Montecarlo, con dighe e terrapieni e contenere tanti opifici, tanta ricchezza, tanto sviluppo. Dalla storia passiamo all’etica e all’educazione civica che con un po’ di saccenza vorrebbero insegnare gli amici dell’Anis ai rustici residenti del Castello..

“Il bene pubblico prevalga sugli interessi privati” è una frase d’effetto che sottoscriviamo.

Il pubblico sono i cittadini di Chiesanuova ed il privato è la proprietà dell’Alutitan.
Stabilito questo concetto il problema dovrebbe essere risolto !

Chiedere al Governo di far diventare Chiesanuova il polo metallurgico di San Marino e del circondario non significa quindi privilegiare l’interesse pubblico. Impedire il raddoppio, in una zona produttiva piccola, inidonea, appiccicata alle case, senza viabilità adeguata, di un’ attività che ha creato continui problemi e denunce , non vuol dire essere “contro il bene comune”….essere degli egoisti che rifiutano di fare la loro parte, di non voler condividere i problemi e le brutture che il progresso inevitabilmente crea. Che fessi quelli di Chiesanuova, rifiutano il progresso! Che egoisti: hanno solo due fabbriche con problemi e si lamentano pure! Pretendono di poter dire qualcosa sul loro futuro, di sperarlo migliore e non compromesso da scelte sicuramente sbagliate!

La libertà d’impresa nel caso specifico di Alutitan è incompatibile con la tutela dei diritti inviolabili dei cittadini, quello della salute, della salvaguardia del luogo in cui vivono.

E’ triste vedere questo paese non ricordare la sua storia, perdere coscienza della realtà delle sue dimensioni, della dignità del suo ruolo. Che triste, complice il facile denaro e la scarsa cultura, vedere sconfitta la solidarietà, la moralità, perni della società povera, ma dignitosa del passato che ha saputo tramandare il capitale più prezioso, la nostra indipendenza.

Anis e Alutitan cerchino altrove un’area adeguata per installare la nuova azienda metallurgica perché a Chiesanuova, Giunta, Cittadini e Buonsenso riferiscono compatti che non c’è….
La proprietà comunque dovrà investire per bonificare e rendere accettabile ai residenti lo stabilimento attuale.

Antonio Onofri seppe resistere alle lusinghe di Napoleone e divenne il Padre della Patria.

La nostra Libertà e Indipendenza sono patrimoni incommensurabili, non vanno mai spesi.

Se non siamo alla canna del gas, il Governo dica tranquillamente e responsabilmente “no”!

I rappresentanti dei 340 residenti NOALUTITAN2

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy