Il
Congresso di Stato
ha risposto
alla lettera denuncia di Erik Casali in questi termini:
“Il 21 dicembre 2007 il Consiglio Grande e Generale, su proposta del Governo, ha approvato una Legge che consente a tutti i cittadini sammarinesi di costituire una società nel settore commerciale senza soggiacere ad alcun nullaosta da parte del Congresso di Stato.
Pertanto, il signor Erik Casali, che in relazione ad una sua richiesta per il rilascio di licenza commerciale ha deciso di stracciarsi le vesti e di confezionarsi il ruolo di vittima, attualmente ha tutta la facoltà di costituire una società in qualsiasi settore commerciale. La sua pubblica denuncia è quindi del tutto fuori luogo ed appare chiaramente per quello che è: un’ulteriore episodio di strumentalizzazione politica, alla quale del resto ci ha abituati.
Non c’è nessuna persecuzione nei suoi confronti ed è facile darne prova. Il ritardo nell’esame dell’istanza che Erik Casali aveva presentato meno di un anno fa – e non certamente da due anni (come falsamente sostiene) – è dipeso da: 1) tempi tecnici di istruzione della pratica; 2) valutazione affidata all’Avvocatura dello Stato in merito alla compatibilità della qualifica di dipendente della Pubblica Amministrazione (ricoperta da una parte dei soci) con il ruolo di socio promotore; 3) verifica delle società già concesse ed amministrate dallo stesso Erik Casali; 4) verifica delle società precedentemente concesse ai soci attuali di Erik Casali;
5) approfondimenti sull’attività di una società di cui lo stesso Erik Casali è socio ed amministratore; 6) definizione della nuova legislazione in materia. Al pari di altre istanze analoghe, anche quella di Casali non è stata infatti esaminata negli ultimi mesi del 2007 in quanto era in corso l’iter di approvazione della nuova Legge che avrebbe permesso a lui ed a tutti gli altri soggetti richiedenti licenze commerciali di procedere senza nullaosta del Congresso di Stato.
E’ dunque evidente che la reazione scomposta con la quale Erik Casali spazia in tutti i campi e lancia fango sull’attuale Governo non ha nulla a che fare con il suo desiderio di costituire una nuova società, che può soddisfare senza problemi, ma si configura come una nuova e strumentale polemica politica.
“