Risposte sul Parco Scientifico Tecnologico

Risposte sul Parco Scientifico Tecnologico

Appare quanto mai singolare che il vicesegretario della Csdl, Gilberto Piermattei, debba ricorrere ad un comunicato stampa per ottenere informazioni che sono già state fornite ai soggetti interessati al progetto e a tutta la cittadinanza e che, per i meno attenti, sono comunque a disposizione semplicemente contattando la Segreteria per l’Industria o visitando il suo sito web.

Il Parco Scientifico Tecnologico è stato infatti oggetto di un’interpellanza (8 ottobre 2013) da parte del Movimento Rete, alla quale questa Segreteria ha dato ampie e dettagliate risposte che sono disponibili sia sul sito del Consiglio Grande e Generale che sul sito della Segreteria Industria. Qualche settimana fa, inoltre, è stata annunciata e pubblicizzata da questa Segreteria la delibera del contratto d’affitto per la sede dell’Incubatore d’impresa.

Ricordiamo anche a Piermattei che il 1° luglio 2013 è stato convocato il Comitato di indirizzo strategico per la realizzazione del Parco Scientifico e Tecnologico a cui la Csdl è stata invitata, occasione in cui sono state indicate attività e tempistiche che sono state sostanzialmente rispettate. In quell’occasione il suo sindacato aveva ricevuto tutto il materiale relativo ai prossimi step del progetto.

Infine, vorremmo ricordare che lo scorso 16 gennaio è stata organizzata una visita guidata al Polo Navacchio, nel corso della quale sono chiaramente emerse le potenzialità, in termini di occupazione e fatturato, di una struttura del genere. Peccato che la Csdl non abbia partecipato alla visita, a differenza dell’Usl.

A fronte di un apparente scarso interesse del sindacato di Piermattei nei confronti di questo progetto, non si capisce quindi la necessità di ricorrere ad un comunicato stampa per rivolgere delle domande sul Pst, comunicato che sembra sottendere più una provocazione di tipo squisitamente politico che non una reale volontà di essere aggiornati sul progetto.

Fatta questa doverosa premessa, con piacere comunque rispondiamo nel dettaglio alle domande di Piermattei – così come risponderemo alle domande di chiunque voglia approfondire l’argomento -, che ci offrono l’occasione di ribadire alcuni concetti fondamentali di quello che è un progetto strategico per il futuro di San Marino.

1. Come ricordato in premessa, dopo la firma del preaccordo nel 2012, il Comitato strategico è stato riunito nel luglio del 2013 e sarà nuovamente coinvolto nel momento in cui si sarà conclusa la fase operativa per iniziare lo step successivo.

2. Sviluppi concreti: il personale da destinarsi all’incubatore d’impresa è stato formato, selezionato ed è già operativo per le attività preliminari all’avviamento dell’Incubatore. Purtroppo non è stato facile individuare la struttura idonea ad accogliere l’Incubatore e questo ha causato un oggettivo ritardo, ma come già dichiarato ai giornali nelle scorse settimane la sede sarà l’immobile Euro 6 a Rovereta . Nel frattempo si sono tenuti anche quattro cluster tecnologici di cui tre a San Marino, l’ultimo il 15 gennaio sul turismo, e uno a Rimini organizzato insieme al Piano Strategico del Comune di Rimini. Ora il soggetto incaricato di gestire l’incubatore per conto del governo è l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani per nome e per con della quale opera la Polo Navacchio S.p.a.

3. Per ora l’area presa in esame è solo quella dei terreni di Faetano al catasto Foglio 56, partt. n.1 – 2 – 3. La scelta di tale area nasce dalle seguenti motivazioni: i terreni individuati sono di proprietà dello Stato, sono in una zona industriale e hanno già la destinazione d’uso necessaria. Devono però essere effettuati degli studi di fattibilità per vedere i costi di realizzazione in quell’area dal momento che vi sono delle pendenze e una viabilità da ridefinire. Non si è quindi ancora in possesso di un progetto sulla struttura pur essendoci stato indicato che come primo blocco occorrerà prevedere una superficie utilizzabile di 1000 mq.

4. La visita del Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato risponde alla domanda riguardo il coinvolgimento dell’Italia nel progetto. Il rappresentante del governo italiano ha ribadito la volontà di dare un forte impulso alla partecipazione a questo progetto e ha sollecitato la riunione, a Roma, di un tavolo tecnico tra le parti.

5. Il Parco Scientifico e Tecnologico rappresenta un progetto strategico, a medio-lungo termine, che segue le linee d’indirizzo del governo per lo sviluppo del Paese, ossia quello di investire nella ricerca e nello sviluppo, che è il trend di sviluppo che stanno seguendo la maggior parte dei paesi. La realizzazione del Parco creerà, inoltre, lo sviluppo di un’economia di indotto che ruoterà intorno a tale struttura.

Riportiamo al termine del comunicato, a titolo puramente esemplificativo, i dati forniti  dal Polo Navacchio nel corso della visita del 16 gennaio. Tali dati possono essere proiettati sulla realtà sammarinese, anche con una maggiore accelerazione dal momento che il Parco sammarinese nascerà già all’interno della rete del Parchi italiani, quindi potendo contare sulle necessarie competenze e strutture di supporto.

In conclusione, la domanda posta da Piermattei riguardo la black list trova risposta nella notizia di ieri sera dell’ufficiale uscita del nostro Paese da tale lista, giunta a solo un giorno di distanza dalla visita sul Titano del Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

San Marino, 13 febbraio 2014

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