Ritardi per vaccino AstraZeneca: per Italia e San Marino possibili ripercussioni

Ritardi per vaccino AstraZeneca: per Italia e San Marino possibili ripercussioni

Tarda il vaccino AstraZeneca, possibili ripercussioni per Italia e San Marino

È improbabile che l’Agenzia europea del farmaco (Ema) autorizzi il vaccino della società AstraZeneca e dell’Università di Oxford a gennaio. Lo ha annunciato il vice direttore esecutivo dell’Ema Noël Wathion, in un’intervista al quotidiano belga Het Nieuwsblad. “Non hanno ancora presentato domanda”, ha detto Wathion, spiegando che l’Ema ha “bisogno di dati aggiuntivi sulla qualità del vaccino.”

“I dati che abbiamo al momento non sono sufficienti per concedere un’autorizzazione condizionata al vaccino AstraZeneca”, ha ribadito il vice direttore esecutivo dell’Ema.

Non è una buona notizia per l’Italia, e di conseguenza neppure per San Marino, che potrebbe essere costretta a rivedere il proprio piano vaccinale. Secondo le quote di vaccino assegnate all’Italia quelle in arrivo da AstraZeneca dovrebbero essere quelle di quantità più cospicua: 40,38 milioni di dosi. Evidente che se queste forniture del vaccino Oxford-Astrazeneca – che ha tra l’altro caratteristiche di più agevole conservazione e stoccaggio dato che si conserva a temperature di un normale frigorifero – dovessero tardare l’Italia, e non solo, sarebbe costretta a rivedere il proprio piano di vaccinazioni e non è escluso che questo possa di riflesso incidere anche su San Marino, che dall’Italia dipende. 

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