In questi giorni è ritornata all’attenzione dei media sammarinesi la carenza di posti nell’asilo nido. Carenza che si pone pressoché negli stessi termini dello scorso anno quando si disse che invece il problema era in via di risoluzione.
In effetti quello della carenza di posti nell’asilo nido della Repubblica di San Marino va inquadrato nella sofferenza generale dei servizi pubblici. Ma chi se ne preoccupa? I politici sammarinesi da decenni si vanno solo impegnando a procurare nuovi clienti per la speculazione edilizia. Perché dovrebbero occuparsi anche delle strade? Delle scuole? Degli asili nido?
Perché dovrebbero occuparsi del dissesto idrogeologico, dei rifiuti, dell’acqua, eccetera, con eclatanti conseguenze anche sulle zone limitrofe?
Questo governo si è vantato di non aver concesso, diversamente dal precedente, banche e finanziarie. Ma in quanto a immobiliari – un tipo di società studiato apposta per la speculazione edilizia – si può dire che Tito Masi è stato più virtuoso di Claudio Felici?