Riunione Consiglio Direttivo 25 febbraio, Psd

Riunione Consiglio Direttivo 25 febbraio, Psd

 COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio Direttivo del Partito del Partito dei Socialisti e dei Democratici si è riunito nella giornata di venerdì 25 febbraio 2011.
La relazione del Segretario Gerardo Giovagnoli si è incentrata sulla situazione di grave crisi che continua ad attanagliare la Repubblica di San Marino, sulla impostazione illiberale del Governo anche rispetto alla odierna vicenda del referendum sull’Unione Europea e sulle prospettive politiche del Partito in relazione alla Costituente del Partito Socialista.
In particolare, per quel che riguarda la crisi economica, il Segretario ha posto l’attenzione sul tema del rapporto con la Repubblica Italiana: senza una serie di provvedimenti che il nostro Paese deve produrre rispetto allo scambio di informazioni, alla lotta alla criminalità organizzata con la collaborazione fattiva e non solo reattiva degli organi di controllo della Repubblica, alla politica di ristrutturazione del sistema bancario e finanziario, la firma degli accordi con l’Italia non arriverà.
A seguito della relazione del Segretario si è acceso un articolato dibattito al termine del quale il Consiglio Direttivo del Psd adotta le seguenti posizioni politiche:
la direzione impressa dal Governo e della maggioranza che lo sostiene è da ritenere in larga parte insufficiente, come nei confronti dell’adeguamento agli standard OCSE, e su altri diversi aspetti ancora persino dannosa; i due esempi più lampanti sono quelli del tentativo sciagurato, purtroppo riuscito di evitare il referendum sull’adesione all’Unione Europea e la decisione di creare una discriminazione economica gravissima tra lavoratori frontalieri e non, una scelta pienamente avversata dal PSD e da tutta le forze di minoranza che ha indotto la presentazione di un esposto di incostituzionalità al Collegio Garante e soprattutto creato un ulteriore elemento di frizione con la Repubblica Italiana, con l’aggravante che è stata colpita la comunità limitrofa alla nostra.
Sul tema del referendum il PSD ritiene, come anche descritto dalla sentenza del Collegio Garante, che l’unico modo per soddisfare il quesito sia quello di inviare la lettera di richiesta di adesione come definito all’art. 49 del Trattato di Lisbona. Per questo il Partito vigilerà e continuerà ad incalzare con tutti i mezzi il Governo affinché intraprenda una volta per tutte questa percorso recependo l’invito del Comitato Promotore del referendum a mantenere attivo il confronto con le  
rappresentanze sociali, economiche e della società civile che si sono dichiarate favorevoli.. Ciò non cancellerà comunque il fatto grave, ovvero che è stato impedito alla cittadinanza di esprimersi su uno fra i temi più importanti per il proprio futuro come quello relativo alla collocazione internazionale.
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici valuta quindi negativamente l’operato dell’esecutivo e richiede che si imprima da subito un cambio di passo, che faccia procedere da subito il Paese verso l’accordo con l’Italia, l’adesione all’Unione Europea, la definizione di una politica improntata allo sviluppo ed alla attrazione di nuove imprese e lavoro attraverso la competitività, la certezza delle regole, l’uscita dal sistema discrezionale.
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici è convinto, e la situazione del Paese avvalora tale sensibilità , che per superare questa fase delicata sia determinante uno sforzo tra le forze sinceramente riformiste per trovare soluzioni politiche comuni e semplificative del quadro politico. In conseguenza di ciò si è iniziato il percorso della Costituente Socialista ed ora il Consiglio Direttivo prende atto della decisione del PSRS e di Arengo e Libertà di non aderire alla Costituente del Partito Socialista e prende atto con soddisfazione della comunicazione del Nuovo Partito Socialista i cui organi hanno deliberato di proseguire con celerità i lavori della Costituente che hanno prodotto il manifesto e gli elementi programmatici e vede come prossimo passo le questioni organizzative.. Il Consiglio Direttivo dà mandato alla Segreteria ed al Gruppo Consiliare di addivenire al più presto alla conclusione della fase costituente.
Il Consiglio Direttivo delibera altresì di organizzare per la giornata del 25 marzo, come da Statuto, l’Assemblea Congressuale e contestualmente una iniziativa pubblica con tema l’adesione all’Unione Europea, ed i provvedimenti che già da ora possono essere adottati per avvicinarsi al contesto europeo.
San Marino, 25 febbraio 2011
L’Ufficio Stampa del PSD

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy