Riuniti congiuntamente il Direttivo confederale e i Direttivi di tutte le Federazioni della CSdL

Riuniti congiuntamente il Direttivo confederale e i Direttivi di tutte le Federazioni della CSdL

Riuniti congiuntamente il Direttivo confederale e i Direttivi di tutte le Federazioni della CSdL
Fisco: non ci può essere vera riforma se manca l’accertamento reale di tutti i redditi!
Anche nella nuova stesura del Governo inviata oggi, mancano del tutto gli strumenti di accertamento dei redditi chiesti dalla CSU, punto cruciale della riforma. Assolutamente non soddisfacente la rimodulazione della tassazione dei redditi da lavoro dipendente e da pensione. Domani alle 9.00 a Palazzo Begni incontro CSU-Governo sulla riforma tributaria. I cittadini  sono invitati a manifestare durante lo svolgimento dell’incontro
2 Ottobre 2013 – La straordinaria partecipazione popolare allo sciopero e alla manifestazione del 24 settembre, di cui la CSdL è particolarmente orgogliosa, merita un ascolto da parte della politica ben più grande di quanto ne abbia ricevuto finora. Come hanno sottolineato i Direttivi della CSdL, riuniti congiuntamente nella giornata di oggi, finora la fortissima richiesta di una riforma tributaria equa e trasparente, avanzata a gran voce da gran parte della popolazione, è rimasta inascoltata da parte del Governo e delle forze politiche.
In Consiglio i diversi gruppi parlamentari non hanno avanzato nessuna iniziativa concreta a sostegno delle richieste della CSU. Il Governo, da parte sua, aveva fatto pervenire nei giorni scorsi un primo documento del tutto insufficiente, parziale e che non recepiva le richieste sindacali.
Lo stesso incontro di lunedì con la delegazione dell’Esecutivo è stato del tutto insoddisfacente, fino a sfiorare più volte la rottura definitiva del confronto. Il Governo ha dimostrato di essere ancora ostaggio dei poteri forti; la sua proposta di riforma è ispirato direttamente da quei settori del lavoro autonomo che vogliono continuare a non pagare le tasse secondo i propri redditi e patrimoni reali, mentre vogliono invece scaricare nuovamente tutto il peso della crisi solo sui redditi certi, dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
Nel primo pomeriggio di oggi è arrivata dalla Segreteria Finanze una nuova stesura del progetto di legge, contenente alcune modifiche rispetto alle versioni precedenti.
Ad una primo esame, da un lato emerge che è stata abbozzata una diversa rimodulazione della tassazione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati; una rimodulazione che abbassa parzialmente la tassazione inizialmente prevista, ma che non è assolutamente soddisfacente, in particolare per quanto riguarda la progressività del prelievo fiscale.
Al contempo, anche in questa nuova stesura del progetto di legge continuano ad essere del tutto assenti gli strumenti richiesti dalla CSU in grado di accertare e far emergere tutti i redditi e patrimoni dei lavoratori autonomi. Solo per fare alcuni esempi, tra i tanti possibili: l’Ufficio tributario non viene dotato degli strumenti e del personale necessario per svolgere con efficacia e tempestività il suo ruolo di accertamento e verifica dei redditi del lavoro autonomo; non è previsto nessun corpo di polizia tributaria: l’impianto sanzionatorio per chi evade il fisco è del tutto inadeguato e inefficace; ecc. ecc.
La CSdL ribadisce: non ci può essere nessuna vera riforma fiscale se non c’è l’accertamento dei redditi di tutte le categorie, per far sì che chi ha evaso/eluso il fisco per tanti anni finalmente paghi secondo le proprie possibilità. Questo principio verrà ribadito con estrema determinazione anche domani nell’incontro tra la CSU e la delegazione di Governo, in programma alle 9.00 a Palazzo Begni.
Durante l’incontro di domani, i cittadini sono invitati a manifestare nel piazzale antistante Palazzo Begni per dare sostegno alla richiesta della CSU di una riforma fiscale che finalmente porti equità, trasparenza e giustizia sociale.
CSdL

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