S.MARINO. FISSATE LE REGOLE PER COMMERCIALIZZARE LO STEMMA

S.MARINO. FISSATE LE REGOLE PER COMMERCIALIZZARE LO STEMMA

VIA LIBERA IN COMMISSIONE, ORA LEGGE IN CONSIGLIO A NOVEMBRE
Approdera’ a novembre in Consiglio grande e generale, con il via libera a maggioranza della
commissione Affari interni, il progetto di legge per la protezione e utilizzo dello stemma della Repubblica e affini. La commissione oggi ha infatti approvato la normativa con nove voti
favorevoli, due astenuti e due contrari, precisando che lo stemma ufficiale potra’ essere utilizzato solo dagli organi statali e istituzionali. Per l’uso commerciale, invece, spiega il
segretario di Stato competente, Valeria Ciavatta, si puo’ ricorrere a un emblema semplificato, senza la caratteristica corona o con la corona aperta invece che chiusa. Ci sara’ cosi’
“meno confusione e piu’ praticita’”. E gia’ “molte societa’, associazioni, enti pubblici e privati, testate giornalistiche, hanno dimostrato interesse”.
Il progetto di legge, prosegue Ciavatta, prevede “norme chiare sui divieti e sulle possibilita’ di utilizzo”, e chi sgarra viene punito con multe da 1.000 a 10.000 euro, oltre alla possibilita’
di confisca della merce. Per quanto riguarda la richiesta di patrocinio, va presentata due mesi prima dell’iniziativa e non puo’ essere concessa per manifestazioni politiche, sindacali,
militari e religiose. L’utilizzo dello stemma a fini commerciali, invece, necessita dell’autorizzazione da parte del congresso di Stato sentita l’apposita commissione di valutazione e “comporta un compenso per l’Eccellentissima Camera”. E’ vietato come segno
identificativo di operatori economici, professionisti, associazioni ed enti privati, anche sulle rispettive sedi.

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