San Marino. Ex  Tiro a Volo di Murata, sui social cresce la protesta

San Marino. Ex  Tiro a Volo di Murata, sui social cresce la protesta

Ex  Tiro a Volo di Murata, sui social cresce la protesta, ma i giochi sembrano fatti

Molti sottolineano il silenzio-assenso di Rete che anni fa sulla questione avrebbe dato battaglia

Ci sono luoghi, e l’ex Tiro a Volo di Murata è uno di questi, che fanno gola anche ai privati, ci sono luoghi che fanno parte del Patrimonio della Nostra Terra e vanno tutelati. Su questa meravigliosa area si susseguono negli anni le volontà di concedere a privati la zona per permettere di costruire. Ipotesi che si sono fatte strada senza mai subire uno stop serio e responsabile da parte degli amministratori della Cosa Pubblica. Quasi trent’anni fa fu anche grazie alla associazione Micologica, che mise in campo una grande battaglia ecologista, che si fermarono o almeno si acquietarono le volontà di una certa parte politica di destinare l’area alla costruzione di un grande complesso residenziale, poi qualche frazione di terreno fu comunque concesso (e così oggi gli abitanti di Murata possono avere una succursale di banca in più) più di recente la vecchia coalizione di governo si diceva tentasse la vendita per la costruzione del mega albergo a sette stelle o forse più che importa”.

Queste parole sono di grande attualità, ma sono state scritte da Caterina Morganti nel 2013, a dimostrazione di come la storia a San Marino si ripete ciclicamente.

E pare proprio che stavolta non si riuscirà a fermare i progetti edificatori sull’area dell’ex Tiro a Volo di Murata. A quanto pare, oggi i giochi sono ormai fatti, e ai cittadini – compreso il Capitano di Castello di Città – non resta che protestare sui social, o cercare di manifestare in modi più concreti e fare sentire la propria voce al Governo, ma con la quasi certezza che come spesso è accaduto la voce della cittadinanza resterà inascoltata.

Su facebook si sussegue da qualche giorno l’amaro sfogo di tanti sammarinesi e le riflessioni dei politici dell’opposizione. “Risultiamo il decimo tra i paesi più ricchi del mondo, ogni volta che vogliamo rinnovare o migliorare alcuni settori del nostro Paese, dobbiamo chiedere sempre aiuto all’eterno. Probabilmente, o le classifiche internazionali non valgono un tubo, o le nostre classi dirigenti non valgono un tubo” scrive qualcuno, e c’è chi sottolinea che “A San Marino gli alberghi non hanno vita lunga. Molti hanno chiuso. Così chiuderanno altre strutture alberghiere con una costruzione del genere”.

In calce a un post di Andrea Zafferani, Rf, in cui si chiede – come del resto molti cittadini – “cosa avrebbe detto Rete se il Tiro a Volo fosse stato concesso da un altro governo…” sono molti i commenti di chi sottolinea come l’ex battagliero movimento ha cambiato posizione su diversi temi da quando non è più all’opposizione ma al governo, in primis proprio sulla tutela dell’ambiente. A chi chiede “Perché lo stato non lo restaura e lo affitta a chi vuole fare eventi feste con spazi per i giovani che non c’è nulla?

Un consigliere di Rete si spertica per smentire o rintuzzare le varie critiche, sottolineando che si interviene su una struttura “in larga parte abbandonata, fatiscente, forse pericolosa” e dichiara che “Utilizzare una struttura e un’area del genere per fare sgambare i cani o fare feste di compleanno sarebbe come pensare di utilizzare la Guaita come ripostiglio.” Come dire: o un grande albergo di una catena internazionale o vi tenete una struttura così com’è…

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy