Insuperabile il Governo della Repubblica di San Marino, quando si tratta di provocare il maggior danno possibile al Paese.
L’ultima riprova è il comunicato del Congresso di Stato sulla risposta data giovedì all’on.le Elisa Marchioni dal sottosegretario all’Economia Sonia Viale. Risposta in cui sono state puntigliosamente elencate le cose che ancora costringono l’Italia a non porre fine al contenzioso con la Repubblica di San Marino.
Comunicato sbagliato, certamente, per il tono e soprattutto per il contenuto decisamente non confacente con gli annunciati e riannunciati propositi di trasparenza.
Esempio, la difesa delle fiduciarie (per tenere in vita l’anonimato societario anche dopo aver abolito le società anonime): Con riguardo alla trasparenza degli assetti proprietari, viene constatato con
rammarico come l’iniziativa sammarinese di centralizzare a livello informatico
le informazioni sulle partecipazioni detenute fiduciariamente in imprese
sammarinesi non sia stata seguita dall’Italia, paese nel quale non esiste nessun
tipo di registro che censisca i fiducianti (e i relativi titolari effettivi) per
le partecipazioni fiduciarie detenute in imprese italiane.
La presunta
elusione dei controlli sulle società fiduciarie è inoltre del tutto fuori luogo,
poiché le fiduciarie sammarinesi sono soggetti vigilati, al pari di una banca o
di una società finanziaria, diversamente da quanto accade in Italia.