Sarà motivo di esultanza, certamente per l’Unione Donne Sammarinesi, sapere che il Referendum proposto per proporre l’aborto in Repubblica ha ricevuto la qualifica di ammissibilità da parte del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme.
E soprattutto la costatazione (dal Collegio stesso ripetuta ben due volte) dell’assenza del Comitato del no, cioè di voci contrarie a tale proposta.
Per coloro a cui piace vincere facile, questo è già un bel traguardo.
Così si può dare da intendere che la popolazione è, per la maggior parte, favorevole alla depenalizzazione dell’aborto, anzi, all’aborto come diritto (ops, è stato scritto che si constata una “ovvia consapevolezza che non esiste un diritto all’aborto, né un diritto assoluto della vita da parte del feto”, salvo poi ad affermare che l’interesse dell’aborto è «preponderante»). Ma non sembra che, in campo giuridico, il «comune sentire» sia fonte di diritto, né che l'”origine in periodi storici ormai lontani” di fattispecie criminose sia indice della loro decadenza. Saremmo in presenza della decadenza dello stupro, del furto, dell’omicidio, e di tanti altri delitti la cui condanna ha una origine situata in «periodi storici ormai lontani».
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