“La nostra linea sui temi etici è chiara e sempre lo sarà: deve decidere la cittadinanza”.
Così Indipendenza sammarinese la pensa sulla questione di un’eventuale legalizzazione dell’aborto nella Repubblica di San Marino.
Questione, definita in una nota dal movimento politico, “decisamente importante, ma che è solo una distrazione di massa rispetto a temi ben più urgenti” come finanza, debito pubblico e bilanci di Stato. Le opinioni di Unione donne sammarinesi, Repubblica futura, Libera e Partito democratico cristiano sammarinese vengono infatti viste da Is come “la solita carrellata di dichiarazioni che in Italia facevano parte del dibattito pubblico nel 1970 e in Inghilterra nel 1960“.
E ancora: “Parliamoci chiaro, se abbiamo ancora il ‘lusso’ di poter discutere di aborto nel 2021, è perchè ormai sono 50 anni che la vicina italia si fa carico della situazione. Facile per alcuni politici ‘difendere la vita’, tanto per abortire basta andare fuori confine. Se San Marino fosse uno Stato di dimensioni maggiori, questo dibattito sarebbe superato da un pezzo”.
“Detto questo, noi di Indipendenza sammarinese non ci schieriamo a favore dell’aborto. Né contro. Non ha senso discutere, o ancora peggio decidere, nei ‘palazzi’ – riporta il comunicato -. Qualsiasi scelta di carattere etico deve essere sottoposta ai cittadini. Noi siamo stufi che a decidere siano sempre i politici o, in questo caso, meglio dire ‘a non decidere’. Sui temi etici si facciano referendum, in maniera che ogni cittadino sammarinese possa decidere dopo una riflessione interna e si prenda così la responsabilità delle proprie decisioni“.
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