“11.119 elettori ed elettrici, il 77,3% di chi si è recato alle urne, hanno votato Sì al Referendum del 26 settembre, scegliendo in modo chiaro, inequivocabile, di dare alle donne possibilità di scelta e dignità di cittadine. Ha vinto, laicamente, l’autodeterminazione sulle questioni fondamentali della propria esistenza”.
Lo dice Unione donne sammarinesi, che in una nota ringrazia ogni elettore ed elettrice, “ogni persona che si è impegnata con noi in questa campagna di civiltà, in particolare gli iscritti a Uds, i sostenitori dentro e fuori territorio, i medici, i sanitari, le tante e i tanti che ci hanno messo la faccia e i loro messaggi, le volontarie e i volontari con noi dalla raccolta firme alla presenza ai seggi”.
“Vogliamo ringraziare l’Associazione Noi Ci Siamo, le forze politiche, i politici e le organizzazioni sociali per il fattivo supporto alla campagna del Sì, oltre alla stampa locale, italiana ed internazionale che ha dato ampia visibilità al nostro Referendum”, sottolinea Uds.
“A grandissima maggioranza i sammarinesi hanno respinto falsità, fanatismi e linguaggio d’odio. Uds è stata brava nel dare voce e rappresentanza a quanti vogliono vivere in un Paese attento alla salute delle donne e al passo con l’Europa – si legge nel comunicato -. Il Consiglio europeo da tempo raccomandava a San Marino di modificare una tra le legislazioni più restrittive in tema di interruzione volontaria della gravidanza, di spostare l’attenzione sulle misure per prevenire le gravidanze indesiderate e sul sostegno alla genitorialità piuttosto che nel porre limiti alla libertà di scelta delle donne”.
“La nostra popolazione ha oggi confermato che sui diritti civili è in sintonia con l’Europa più avanzata e sarà ora compito della politica recuperare il tempo perduto e fare una legge, anche più moderna della 194 italiana, che recepisca il quesito e renda l’Ivg legale, sicura e accessibile. Un pensiero particolarmente sentito va a Fausta Morganti, alla quale dedichiamo questa vittoria referendaria, per averci sempre incoraggiato e sostenuto fino alla sua scomparsa, il giorno prima del deposito del quesito”, dichiara infine Uds.
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