San Marino. Accordo frequenze tv, vantaggio per la maggioranza: rimessa per l’opposizione

San Marino. Accordo frequenze tv, vantaggio per la maggioranza: rimessa per l’opposizione

Accordo frequenze tv, vantaggio per la maggioranza: rimessa per l’opposizione

Sul tavolo anche l’accordo di associazione con l’Ue e il problema del green pass in vista della scadenza del 15 ottobre

La ripresa degli incontri tra delegazioni parlamentari estere sono state ieri al centro delle comunicazioni in Commissione Affari esteri del presidente Paolo Rondelli e del Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari. Ai loro riferimenti, i commissari di Libera e Rf fanno seguito chiedendo aggiornamenti sul negoziato per l’accordo di associazione con l’Ue, e sulla deroga per il green pass da parte italiana, in vista della scadenza del 15 ottobre.

Nicola Renzi, Rf, afferma che “è un abuso, una discriminazione il mancato riconoscimento della nostra campagna di vaccinazione con Sputnik. Dobbiamo segnalarlo e denunciarlo in tutti i contesti internazionali”.

“Abbiamo 1.200 lavoratori che si recano in Italia tutti i giorni e rischiano il posto. Fino a quando andremo avanti con una proroga?” chiede Marica Montemaggi, Libera.

In replica il Sds Beccari conferma incontri con la controparte italiana: “Ci sono interlocuzioni in corso che prevedono incontri, le seguiamo in prima persona io e il segretario di Stato Ciavatta e stiamo lavorando per una soluzione che si colloca nello scenario attuale”  Ovvero, “il riconoscimento da parte di Ema di Sputnik non è un elemento sotto nostro controllo – sottolinea – dobbiamo trovare soluzioni compatibili con il fatto che il vaccino russo non è riconosciuto”. Sull’accordo di associazione con l’Ue, il Segretario Beccari conferma la volontà del governo di proseguire il negoziato e anticipa la volontà di condividere in Commissione un aggiornamento sulla posizione sammarinese: “Il negoziato è partito con prerogative e sensibilità che, a conti fatti, oggi sono mutate, al riguardo abbiamo sviluppato linee di pensiero che vorrei condividere con la Commissione e aspetti che meritano un dibattito in Aula”.

I lavori proseguono sull’Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva tra il Governo di San Marino e il Governo della Repubblica Italiana. Proprio su quest’ultimo si sviluppa il dibattito in Aula che si apre con i riferimenti del Sds Luca Beccari e del Sds Teodoro Lonfernini. Il Sds Beccari ha spiegato che l’accordo con l’Italia, risalente agli anni 80, “prevede un contributo da parte italiana di circa 3,8 mln di euro e in base all’accordo è stato possibile dare vita alla nostra Rtv. A seguito di una ridefinizione dell’uso delle frequenze in ambito europeo da parte italiana è emersa la necessità di modificare l’accordo, per risolvere il problema del canale 51 da parte di Rtv per destinarlo invece alla telefonia mobile”.

“L’accordo rinnovato con Farnesina la scorsa settimana consentirà una fase di cambiamento del nostro sistema radiotelevisivo” spiega il Il Sds Lonfernini.

Non appare convinta Marica Montemaggi, Libera: “Il Rischio che sia uno specchietto per allodole c’è. L’accordo prevede sì una erogazione di 4,8 mln di euro pluriennale (oggi è di 2,8 mln), ma dato che poi per trasmettere in Italia serve 1 mln di euro, il valore si accorcia. Si parla poi da anni di rivedere dal punto di vista tecnologico e strumentale i mezzi di San Marino Rtv, di cambiare una sede… siamo all’altezza di far fronte a queste sfide? A che punto siamo per lasciare il Kursaal e per una nuova sede?”.

“Abbiamo ottenuto un canone che varia negli anni, cui sono da togliere i costi della trasmissione del segnale, che potrebbero essere rilevanti – aggiunge Andrea Zafferani, Rf – Abbiamo guadagnato 2 mln di euro l’anno di canone da cui però sono da togliere questi costi”.

Il Sds Luca Beccari replica spiegando che “L’Italia ha fatto la scelta di conversione 5G del suo canale 51, noi trasmettiamo sul 51 per concessione dell’Italia, non per nostro diritto. L’Italia non è obbligata a partecipare con la Rai in Rtv. Possiamo anche dire che le nostre frequenze valgono x e y, ma poi non possiamo pretendere che la controparte continui a investire su Rtv. La scelta individuata mi pare rappresentare un accordo di mutuo interesse – specifica – Abbiamo ragionato sul fatto che se investiamo bene per gli anni che mancano per la rivoluzione della tv via fibra, possiamo preparare il nostro futuro a quella che sarà l’evoluzione tecnologica. Questo accordo credo non comporti per San Marino degli svantaggi ma dei vantaggi, se il tema poi sono le mancate opportunità è un ragionamento relativo, vanno confrontate alla effettiva capacità di sviluppo con le sole nostre forze. Sulla programmazione e su palinsesto e programmi offerti credo che San Marino Rtv avrà l’opportunità di rivedere il suo servizio. Rtv è la tv di San Marino ma può diventare un prodotto di promozione nazionale anche delle realtà limitrofe e può diventare piattaforma di collaborazione di Emilia Romagna e Marche”.

Articolo tratto da L’informazione

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