Quel che resta del Patto fa dietro front sulla riforma tributaria, riconoscendo che, malgrado la sua importanza, non ci sono le condizioni per portarla in Aula. Per i primi giorni di agosto si convochera’ una nuova sessione per dare l’avvio formale alla crisi di governo e in quell’appuntamento Dc-Ap-Ns-Ans vogliono comunque riproporla.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
“Il Paese ha bisogno di profondi interventi come la riforma tributaria -ammette- ma da lunedi’ non ci sono piu’ le condizioni per la maggioranza di operare”. Per questo motivo, “nella prima settimana di agosto si sciolga il Consiglio grande e generale, e si vada alle urne, questa e’ l’unica via”. E le sue parole riassumono l’esito di un confronto franco avuto in pausa pranzo
con i suoi uomini, che avevano ascoltato in Aula poco prima un segretario Marco Gatti anomalo che, senza la sua tradizionale pacatezza e moderazione, aveva dato loro l’ultimatum. In estrema sintesi, li ha incalzati sul “cosi’ non si va avanti, se si continua con i giochini, mollo tutto”. Insomma, il segretario ha spronato quelli di via delle Scalette a metterci la faccia e a prendere una decisione una volta per tutte.