San Marino. Agenzia per lo sviluppo, in Consiglio scontro tra Rete e Motus Liberi,

San Marino. Agenzia per lo sviluppo, in Consiglio scontro tra Rete e Motus Liberi,

Agenzia per lo sviluppo, scontro tra Rete e Motus Liberi

Nel comma comunicazioni botta e risposta tra Emanuele Santi e il Segretario all’industria Fabio Righi

Tutto, almeno pubblicamente, è partito da quello che potrebbe essere definito l’ideologo economico, se non di Rete, di alcuni retini, Emilio Della Balda, che in un post di cinque giorni fa su facebook scriveva: “Il governo, poco attento, ha pastrocchiato la situazione facendo un Consiglio di Amministrazione di 11 membri per dirigere un ufficio di 5 persone! Lo Stato è proprietario della maggioranza dell’Agenzia e l’ha lasciata in mano a persone senza adeguate competenze. Ha assistito senza intervenire alla lotta furibonda per cacciare il presidentedirettore, lotta indecente che ha immobilizzato completamente l’Agenzia provocando notevoli danni allo Stato”. Il governo a cui si riferisce è questo, che egli stesso ha sostenuto, in questa legislatura.

Il tutto accadeva all’Aps, mentre, a quanto si sa, diversi investitori chiedevano risposte e interlocuzioni senza ottenere esaurienti risposte. Ma ci sarebbe di più. “Il nuovo Consiglio di Amministrazione – prosegue infatti il post di Della Balda – ha nominato il direttore a tempo indeterminato in contrasto con lo Statuto. Inoltre ha rinunciato all’aumento di capitale della San Marino Giochi e pochi giorni dopo ha deliberato di partecipare all’aumento, quando la Camera aveva già preso atto della rinuncia, assumendosi il carico totale dell’aumento.  Non credo si possa andare avanti di questo passo”.

La questione è finita ieri in Consiglio, ma probabilmente covava sotto la cenere da qualche giorno. A sollevarla è Emanuele Santi, di Rete che ha detto in comma comunicazioni: “In merito all’Agenzia di sviluppoCamera commercio sono venuto a conoscenza che durante la scorsa gestione sono state riscontrate anomalie rispetto a comportamenti del vecchio Cda, sono state verificate? Ad oggi girano voci dell’assunzione a tempo indeterminato del nuovo direttore dell’Agenzia per lo sviluppo quando lo statuto non lo prevede. Per carità il dott. Cecchetti è un professionista valido, ma non penso sia sostenibile un’assunzione nell’illegalità”, sentenzia Santi.

Non ci sta a sentirsi attribuire la patente di illegalità il Segretario di Stato all’Industria, Fabio Righi, competente per l’Agenzia per lo sviluppo. Righi quindi replica al suo collega, non solo di maggioranza, ma di coalizione. “Sulla nomina del Direttore generale dell’Agenzia per lo sviluppo economico ritengo sia pericoloso fare illazioni. L’agenzia è una società di diritto privato, il cda ha nominato il dott. Denis Cecchetti. Il Dg è dipendente della società, non è come il presidente o l’Ad, e ha un rapporto di lavoro con l’agenzia. Nel momento in cui viene avviato un rapporto di lavoro, a norma di statuto viene fatto a tempo indeterminato perché il dirigente prevede la possibilità di licenziamento senza motivazione, per cui l’avvio è a tempo indeterminato. Mi chiedo come si possa dire oggi perché il direttore sia stato nominato contro legge. È un’affermazione grave”.

Non certo un clima disteso, insomma, nella maggioranza E’ comunque di certo emblematico del disorientamento che alberga nel governo, dove pare che una mano non sappia ciò che fa l’altra.

Singolare che, a quanto pare, qualcuno del Cda dell’Agenzia per lo sviluppo (Aps), non si sa bene a quale titolo o con quale mandato visto che tra i soci sono annoverate anche le categorie economiche, abbia comunicato la volontà di non ricapitalizzare la Giochi del Titano, di cui l’Aps è socia. A quel punto nell’assemblea della Gdt il Segretario alle Finanze avrebbe annunciato che dell’aumento si sarebbe fatta carico l’eccellentissima camera, con l’uscita, quindi, di Aps dalla compagine societaria dei giochi. A sollevare però l’anomalia sarebbero state le categorie economiche membri di Aps, che a quel punto è tornata sui propri passi.

Difficile comprendere come si possa incorrere in tali pastrocchi quando lo Stato è socio sia dell’Agenzia per lo sviluppo sia della Giochi del Titano, il che denota un coordinamento operativo tra le diverse segreterie quanto meno confusionario.

—————-

Ciascuno difende l’orticello del proprio Segretario. Baruffa in maggioranza

Le bacchettate di Rete ai colleghi di coalizione e di maggioranza di Motus Liberi, lasciano trasparire una certa azione di isolamento di questi ultimi. Il lavoro di consulenza per il progetto San Marino 2030 intavolato dalla Segreteria industria con Nomisma, sembra snobbato dai colleghi di governo, che non paiono dare credito più di tanto e questo lavoro. A parlarne, nei loro interventi, sono infatti praticamente solo i Consiglieri di Motus Liberi, come la consigliera Carlotta Andruccioli che in apertura del dibattito sulla Legge di bilancio ha difeso il progetto del suo Segretario e fortemente criticato la mancanza di coordinamento e di un progetto comune.

D’altra parte hanno fatto lo stesso i membri degli altri partiti, ciascuno sostenendo i propri Segretari quasi che il lavoro del governo non fosse collegiale. L’impressione è stata proprio quella di una volontà di smarcamento gli uni dagli altri. Per capirlo è bastato ascoltare l’intervento di Adele Tonnini di Rete, che dopo un po’ di classico piagnisteo sul fatto che tutti additassero le voci di spesa dei Segretari di Stato di Rete, ha autolodato il suo movimento come quello dei “rompiscatole” che, se non ci mettono le mani loro nel bilancio, finisce tutto a schifìo… anche se alla fine, se ne sono accorti un po’ tutti, votano tutto quello che chiede loro la Dc. Ciò non toglie che qualche baruffa nell’aria della maggioranza, ci sia.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy