Ubriaco e con tracce di coca al volante, a processo per omicidio stradale
ANDREA ROSSINI – Sarà processato con l’accusa di omicidio stradale un automobilista sammarinese di 37 anni coinvolto nell’incidente stradale del 2017 nel quale perse la vita Pierluigi Campana, un cinquantenne riminese impiegato nel settore della torrefazione del caffè. Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Rimini, Benedetta Vitolo, ne ha disposto il rinvio a giudizio dopo aver respinto la richiesta di patteggiamento, a due anni di reclusione, avanzata dall’imputato. Era già stata bocciata una prima volta da un altro giudice, e la difesa ha ritenuto di non prendere in considerazione ipotesi al rialzo preferendo affrontare il processo con rito ordinario (per i cittadini sammarinesi è più complicato accedere in caso di condanna in Italia all’affidamento ai servizi sociali). Al momento dell’incidente, era risultato positivo all’alcol (circa 1,20 g/l, più del doppio del limite) e gli era stata quindi contestata anche l’ipotesi “intermedia” (tra 0,8 e 1,5) prevista come aggravante dalla normativa sull’omicidio stradale. Per la verità nelle urine erano state rilevate anche tracce di cocaina, ma non essendo stata provata l’assunzione a ridosso dell’accaduto la contestazione non figura nel capo d’imputazione. La circostanza però non è sfuggita al primo giudice che nel rigettare l’accordo aveva citato dei passi dei verbali. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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