“La schiacciante vittoria dei Sì, in occasione del referendum sull’interruzione volontaria di gravidanza, è inequivocabile. Ora la palla passa al Consiglio Grande e Generale che dovrà appositamente predisporre un apposito testo di legge”.
È il commento di Alessandro Mancini, consigliere di Noi per la Repubblica, all’indomani della vittoria del Sì al referendum sulla depenalizzazione dell’aborto a San Marino.
“Desta, però, all’occhio un altro dato – dice Mancini su Facebook -. Numerosi cittadini sammarinesi non si sono recati alle urne non per disinteresse ma probabilmente per la delicatezza del tema su cui, sarebbe stato auspicabile, il Consiglio Grande e Generale avrebbe dovuto da tempo legiferare. La strada che il voto di ieri impone alla politica non va, però, nella direzione ‘solitaria’ del recepimento del quesito. Occorre, infatti, allargare la sfera del ragionamento individuando maggiori strumenti in favore della educazione, prevenzione e del sostegno. Specialmente per quelle donne che si trovano a vivere la loro maternità e genitorialità in condizione di solitudine, prive del sostegno di un compagno o di una famiglia di origine”.
Secondo il consigliere della coalizione di maggioranza, inoltre, “occorre prevedere finalmente interventi a sostegno della famiglia, individuare disposizioni in materia di accoglienza dei minori non accompagnati, lavorare per il sostegno alla genitorialità ed ai figli nascituri e soprattutto, garantire il sostegno alle ragazze madri”.
“Auspico pertanto che il referendum inneschi una consapevolezza diffusa a livello consigliare che è giunto il tempo di individuare strumenti tesi proteggere la famiglia, la donna, la genitorialità, le fasce deboli e i bambini“, dice infine Mancini.
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