San Marino. Alleanza Popolare: comunicato patrimoniale

San Marino. Alleanza Popolare: comunicato patrimoniale
Alleanza Popolare partecipa fattivamente al confronto interno alla maggioranza affinché il provvedimento sulla patrimoniale sia ispirato ad equità e sostenibilità. La posizione di AP, peraltro,  è stata posta per iscritto e trasmessa agli alleati  già nei primi giorni di febbraio. Sinteticamente può essere riassunta nella necessità di:

 

1) evitare gli effetti distorsivi che si produrrebbero prendendo a riferimento le sole rendite catastali in quanto non aggiornate e poco realistiche.              

2) esentare la casa di abitazione, che per le famiglie sammarinesi è stata nel tempo obiettivo primario anche a costo di sacrifici e rinunce dei genitori a favore dei figli. A tal proposito si è proposto di considerare anche il numero dei componenti della famiglia;

3) garantire che le speculazioni sul territorio siano effettivamente colpite e in misura adeguata rispetto agli immobili delle famiglie e delle imprese, tenendo conto delle fasce più deboli;

4) riscuotere parallelamente anche tasse straordinarie ed aggiuntive sui beni di lusso,  colpire l’evasione già accertata sulla tassa di circolazione degli autoveicoli, come previsto dalla penultima finanziaria;

5) emanare al più presto il decreto concernente l’imposta da versarsi da parte della assicurazioni, impegno assunto nell’ultima finanziaria.

Per Alleanza Popolare è importante che si realizzino questi punti così come è  importante che nel prossimo Consiglio Grande e Generale il decreto sulle retribuzioni dirigenziali sia ratificato senza stravolgimenti e garantendo i risparmi conseguiti.  AP, infatti, non condivide che si reintroducano trattamenti ad personam in alcuni ambiti e l’appiattimento in altri, né che nella nuova retribuzione dei dirigenti prevalgano elementi burocratici (di categoria ed anzianità), rispetto a quelli della professionalità e dei risultati. Il decreto, frutto di una mediazione molto complessa nella precedente legislatura, è il segno della concreta volontà di fare innovazione e risparmio, di dare buon esempio   all’interno e all’esterno della pa. Non si possono accettare incrementi di costi e il prevalere di logiche personalistiche. 

 

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