‘È sconcertante, per quanto ampiamente
prevedibile’- scrive in una nota Civico10- quello che sta emergendo sal processo a carico di un ex dipendente Sinpar accusato di aver sottratto più di 270.000 € alla società che gestisce il P9 (parcheggione) e l’ente statale GAPS. Il fulcro della riflessione del Giudice Gilberto Felici sarebbe proprio la convenzione capestro ancora in piedi fra Sinpar e Stato.
Secondo il giudice sarebbe ormai chiaro come le anomalie nei documenti amministrativi, riscontrate dai periti di parte, non sono mai state rilevate dalla società gestore a causa di scelte manageriali molto discutibili, carenze di controlli e l’accentramento anomalo di funzioni delicate nelle mani dello stesso ex dipendente. (…)
In una situazione in cui c’è una convenzione – capestro appunto – che stabilisce che indipendentemente dagli introiti registrati dalla società, una cifra di tutto rispetto viene garantita dalle casse dello Stato, è evidente come la Sinpar si sia potuta permettere di disinteressarsi dei controlli a fronte di un introito comunque garantito.
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