Nonostante il rinnovato clima di reciproca fiducia che il governo di San Marino tenta di propalare con la firma dell’accordo di collaborazione finanziaria, va, di fatto, constato che è stato dato un nuovo giro di vite alla morsa scudo fiscale e, quasi in contemporanea, la Guardia di Finanza si fa vedere vistosamente sull’accesso principale alla Repubblica (in modo soft o criptato su quelli secondari).
‘Che la firma appena siglata difficilmente
porterà ad una normalizzazione
dei rapporti italo-sammarinesi, lo
dimostra la “risposta” indiretta data
ieri dalla guardia di finanza di Rimini.
Nella mattinata sono infatti state segnalate
pattuglie al confine. A quanto
pare dunque le Fiamme Gialle non
hanno alcuna intenzione di mollare
la presa, né evidentemente hanno
ricevuto questo tipo di richiesta dal
ministero italiano alle finanze. I controlli
di ieri sono stati eseguiti dalla
Compagnia, coordinata dal maggiore
De Santis ed è stato impiegato l’autovelox
fiscale.‘ (L’Informazione di San Marino)
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