Molto partecipata oggi al Kursaal l’assemblea dell’Associazione Nazionale Industria San Marino (Anis) nonostante l’impiccio della neve.
Presenti gli Ecc. Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta.
La Presidente dell’Anis Neni Rossini e il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti hanno entrambi convenuto sul fatto che oggi è il settore industriale il punto di forza dell’economia sammarinese. Dopo lo sfacelo del settore finanziario, aggiungiamo noi, e lo sviluppo del settore turistico che non è progredito secondo le aspettative che il Paese ha ininterrottamente coltivato dagli anni Sessanta fino alla fine del secolo scorso.
Da notare che gli industriali allo Stato in questo periodo chiedono solo di poter operare in condizioni non svantaggiose rispetto alla concorrenza. Cioè di non esser penalizzati, come sta avvenendo ad esempio col ritardo nella introduzione dell’Iva, con ripercussioni negative nelle loro attività sul mercato italiano e anche – soprattutto? – su quello europeo.
In effetti nella nostra economia, al manifatturiero i sammarinesi stanno riconoscendo un ruolo che ricorda quello degli anni Sessanta del secolo scorso, quando la gente poté lasciare il lavoro dei campi, senza necessariamente dover emigrare.