San Marino, Anis. Basta opacità in economia

San Marino, Anis. Basta opacità in economia

Gli industriali della Repubblica di San Marino, per mezzo dell’ing. Paolo Rondelli, Presidente dell’Anis,   tornano ad urlare da Fixing la loro rabbia per il ritardo doloso con cui la classe politica tarda ad assicurare una  vera  trasparenza in economia, secondo gli standard internazionali. L’opacità attuale sta producendo delle reazioni –  specialmente da parte dell’Italia –  che hanno ricadute gravissime  sulla operatività ordinaria delle aziende, cioè sulla economia reale.

Loris Pironi, direttore di Fixing, titola:  Immobilismo del Governo, la rabbia dell’ANIS nelle parole del Presidente Rondelli / Diamo subito all’Italia lo scambio d’informazioni / Scongiurare la super black list del 2012. Disponibili verso OCSE e UE

Partiamo subito a spron battuto: le relazioni con l’Italia. Già ad inizio 2012 il MEF emanerà una nuova White List e una nuova Super Black List. È scontato che gli industriali vogliono che si faccia di tutto per scongiurare il baratro della lista nera. Cosa avete suggerito al Governo in proposito? “Dobbiamo assolutamente uscire dall’opacità che viene ancora percepita. Se vogliamo riallacciare l’indispensabile dialogo con il Ministro Tremonti diventa indispensabile mettere in campo una strategia condivisa di forte discontinuità rispetto al passato. Per questo abbiamo suggerito al Governo di dichiarare ufficialmente la nostra concreta disponibilità all’OCSE e all’Unione Europea ad introdurre autonomamente nel nostro ordinamento una norma di legge sullo scambio di informazioni con l’Italia secondo il modello Osce 2005 e al contempo dichiarare piena disponibilità a negoziare altre integrazioni sulla base della direttiva UE 2011/16 (quella relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, che va nella direzione dello scambio automatico d’informazioni, ndr). In questo modo, diventando evidente la nostra volontà di trattare le più avanzate modalità di scambio d’informazioni, l’Italia avrebbe molte meno scuse o ragioni per escluderci dalle sue White list”.

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