Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Si alza la tensione. Gatti contrattacca: fuori chi ha provvedimenti
giudiziari / Antimafia, Consiglio rovente / Valentini: «La
commissione ha poco senso: difficile autogiudicarci»
SAN MARINO. Clima rovente in Consiglio sulla commissione antimafia: l’ex presidente Marco
Gatti “spiega” le sue dimissioni e si scaglia contro la «campagna denigratoria» che l’ha colpito dopo i sequestri nel suo studio commerciale. Il presidente Dc vira le attenzioni e fa il colpaccio: «Fuori dalla commissione i consiglieri con procedimenti giudiziari o amministrativi in corso». Sintesi “facile” e inaspettata per il segretario di Stato alle Finanze Pasquale
Valentini: «La commissione, per me, ha poco senso: difficile auto giudicarci».
Ad alzare il polverone sono di certo le parole del presidente Dc Teodoro Lonfernini: «Sarebbe opportuno che tutti i consiglieri che possono avere qualunque tipo di provvedimento giudiziario pendente, anche di natura amministrativa, non siedano in commissione antimafia e, nel caso fossero già presenti, venissero sostituiti. Il rinnovamento non deve esserci solo nella classe politica, ma a livello dirigenziale, nei settori economici e istituzionali».
Non fa nomi, Lonfernini (anche se sono attesi per oggi, dopo che a gran voce i consiglieri del Psrs li hanno chiesti), ma tra i consiglieri che compongono la commissione, il nome di Silvia Cecchetti, avvocato, compariva nella maxi inchiesta (archiviata dalla magistratura) sulle doppie licenze e le abitabilità fasulle, il cosiddetto scandalo Licenzopoli.
Dall’indagine della magistratura, si aprì anche una maxi inchiesta amministrativa, terminata senza “condanne”.(…)
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