San Marino Oggi: Il movimento esprime il suo disappunto per l’operazione che comporterà oneri sociali per lo Stato per 700mila euro /
Ap preoccupata
per i licenziamenti
da parte di Banca Cis /
Sono 17 i lavoratori non assunti dopo l’assorbimento Ecb
Il movimento di Alleanza popolare esprime “forte preoccupazione” per il licenziamento di 17 dipendenti sammarinesi o residenti nell’operazione di “assorbimento” di Euro commercial Bank e Fincompany da parte del Credito industriale sammarinese, operazione che ha “goduto – scrive il presidente di Ap Mario Venturini – di un consistente intervento da parte dello Stato attraverso le importanti defiscalizzazioni del decreto n. 72/2013”.
“Gli obiettivi del decreto, peraltro dichiarati negli interventi dei consiglieri di maggioranza in sede di ratifica, erano e vorremmo che fossero quelli di tutelare il sistema ed i risparmi dei cittadini, nonché di garantire i posti di lavoro – scrive Ap in una nota -. A tutto questo, infatti, sono dirette le defiscalizzazioni previste dalla normativa: minor gettito per le casse dello Stato per incentivare chi si renda disponibile al salvataggio e a non disperdere risorse e professionalità”. (…) Al termine della nota il partito di Strada VI Gualdaria chiede che s’intervenga “affinchè siano recuperati, almeno in parte, i costi pubblici; il decreto non possa essere utilizzato come una sorta di ‘cavallo di Troia’, per far pesare ulteriori oneri sul bilancio dello Stato; Banca industriale sammarinese e le altre banche che hanno goduto di benefici fiscali compiano ogni atto utile a recuperare i crediti acquisiti e le autorità finanziarie controllino la gestione e favoriscano tali recuperi; siano adottate tutte le misure necessarie per impedire che, anche in futuro, si possa abusare delle opportunità offerte dalle norme ‘salva banche’ e, infine, venga fatto uno sforzo maggiore nell’assorbimento del personale rimasto senza lavoro”.
Vedi comunicato stampa Ap
Leggi il resoconto dell’Agenzia Dire, Massimo Merlino, acquisizione di Ecb da parte di Cis
