San Marino. Asset, il contenuto delle carte precedenti alla LCA

San Marino. Asset, il contenuto delle carte precedenti alla LCA

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Criticità in Asset, ecco il contenuto delle carte precedenti alla LCA 

Le indiscrezioni parlano di documentazione, precedente alla Liquidazione coatta di Asset Banca. Documentazione che aveva messo in luce delle criticità della banca, in particolare realtivamente alla policy interna e alla erogazione del credito. Indiscrezioni che trovano conferma in una relazione, redatta al di fuori della controversa cerchia di rapporti degli ex vertici di Banca Centrale. Si tratta infatti di un documento redatto dagli organi interni della stessa Asset Banca.

Infatti a fine febbraio del 2017, quando ancora non era in atto il commissariamento, ma era stata disposta la sospensione degli organi amministrativi, era stato il Collegio sindacale nonminato dalla stessa Asset Banca a trasmettere a Via del Voltone un report sulla situazione dell’istituto di credito. Il documento si focalizzava in particolare su casi specifici di erogazione del credito. “Più precisamente, nelle more della propria attività di raccolta di informazioni e di presa d’atto dell’organizzazione della struttura” il Collegio sindacale “ha ritenuto di approfondire alcuni aspetti relativi alla concessione del credito”.

Il Collegio sindacale, quindi, aveva richiesto ai responsabili dell’internal audit di Asset, informazioni circa la gestione dell’istituto e l’erogazione del credito.   “In linea generale emergeva – riporta il Collegio sindacale – l’assenza di una Policy interna che recepisse il principio delle condizioni di mercato e all’interno della quale venissero stabilite le condizioni di controllo e monitoraggio dei rapporti riconducibili alle parti correlate e soggetti connessi”. Lo stesso Collegio sindacale spiega cosa si intenda per “parte correlata”, ovvero “il partecipante al capitate della banca e chi esercita i diritti ad essa inerenti, nonché chi comunque detiene, anche in via congiunta, il controllo della banca; i soggetti  che sono in grado di nominare, anche sulla base di accordi, uno o più componenti degli organi di amministrazione o controllo della banca o della società capogruppo; gli esponenti aziendali della banca ovvero della società capogruppo”. Quindi i sindaci raccomandavano di “redigere immediatamente la Policy sopra citata e di mettere in atto tutte le cautele necessarie ad evitare situazioni di palese conflitto di interessi”.

Questa è una delle raccomandazioni contenute nel documento del Collegio sindacale. Le altre riguardano le criticità nell’erogazione del credito, evidenziate dal Collegio in sei posizioni prese a campione. Sei posizioni per un  importo complessivo di prestiti erogati per oltre 24,5 milioni di euro

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