Luigi de Magistris, ora parlamentare europeo dell’Italia dei Valori, si schiera a difesa dei dipendenti di Delta, partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, ieri in
sciopero con manifestazione a Roma.
Tuttavia, come si legge su L’Informazione di San Marino, non perde l’occasione per attaccare San Marino come quando da ‘magistrato, condusse
l’indagine ‘Why not’, poi archiviata, ma che
secondo la sua tesi da pubblico
ministero conduceva dritta dritta a
San Marino.‘
E non perde pure l’occasione per correre in soccorso degli ex colleghi della Procura di Forlì (come già i media nazionali italiani) per cercare di avvalorare il
teorema contro San Marino affermando: ‘Le istituzioni non possono lasciare soli
questi 900 lavoratori che stanno
pagando sulla loro pelle lo scotto
di reati commessi dagli istituti
finanziari. Fra questi soprattutto la Cassa di
Risparmio di San Marino che esercitava
su Delta un controllo occulto
ed illecito, che ha portato al
commissariamento del Gruppo stesso da parte della Banca d’Italia‘.
De Magistris ignora del tutto che proprio detto commissariamento
ha distrutto il valore di una azienda economicamente sana, pregiudicando l’avvenire della azienda stessa e quindi il posto di lavoro dei dipendenti.
I dependenti Delta sono stati sacrificati in un
progetto di spoliazione
perpetrato ai danni della Repubblica di San Marino ed in cui potrebbero aver giocato un ruolo rilevante poteri forti più o meno oscuri.