Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Bancarotta fraudolenta, 5 anni e 6 mesi a Baciocchi / Il tribunale di Milano emette sentenza verso sei persone nel caso Moroni/Colafigli / La sentenza di primo grado è d fine febbraio ma è stata resa nota soltanto in questi giorni
Condanna a cinque anni e sei mesi per Livio Bacciocchi nel processo di Milano per concorso in bancarotta fraudolenta nel caso del fallimento della società “Il Punto” di Marco Moroni. Nell’ultima conferenza stampa tenuta in occasione della assoluzione a Bologna nell’ambito dell’inchiesta Vulcano, Bacciocchi si era detto fiducioso anche per la vicenda del concorso in bancarotta fraudolenta per la quale era imputato presso il tribunale di Milano. I giudici meneghini, invece, evidentemente sono stati di altro avviso. Tanto che, la notizia è di fine febbraio ma è trapelata solo in questi giorni, il tribunale di Milano ha inflitto dure condanne a tutti gli imputati, tra questi, appunto, Livio Bacciocchi. D’altra parte il caso “Moroni/Colafigli” è citato anche nell’ordinanza dell’operazione “Titano” come uno dei tanti fascicoli a carico di Fincapital e del notaio. Sei le persone finite sotto processo per il fallimento della società di telefonia “Il Punto” che operava a Terni fino al 2006 con diversi punti vendita. Per il titolare di fatto, Marco Moroni, la condanna più pesante: 8 anni e 6 mesi di carcere, poi 7 anni e 6 mesi per Paolo Colafigli, 6 anni per Filippo Battaglia, 5 anni per l’avvocato ternano Massimo Longarini. Cinque anni e nove mesi per Francesco Molinari mentre per il notaio Livio Bacciocchi 5 anni e 6 mesi. Ha retto, quindi, l’impianto accusatorio e sono state inflitte pene molto più pesanti di quelle che aveva chiesto il pubblico ministero Gaetano Ruta. (…)
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