Giovanni Pantaleoni lascia il baseball giocato.
Giovanni, quando e perché hai deciso di lasciare?
“In una serata di ottobre. Ero tornato a casa dei miei genitori, quando mi chiamano da Tirrenia perché sembrava che il mio profilo potesse interessare per una nuova posizione che si stava aprendo da lì a pochi mesi nella Ibaf (federazione internazionale del baseball). Dopo 10 minuti ho inviato il curriculum e la settimana successiva sono andato a fare il colloquio. Ho avuto la sensazione che fosse una di quelle occasioni che non puoi lasciar scappare”.
Quando comincerà la stagione pensi che proverai sensazioni particolari o ci avrai già fatto “il callo”?
“Sinceramente stavo già valutando la possibilità di smettere di giocare nel prossimo futuro. I miei amici più intimi ne erano a conoscenza. Ma la mia idea era quella di fare almeno un altro anno e successivamente, magari, affiancare Doriano, restando in squadra quindi. So di non essere pronto per lasciare la vita da campo, lo spogliatoio, i compagni… Ma in fondo, nessuno lo è quando fa il passo. Semplicemente, si prende la decisione e ci si adatta”. (…)
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