Corriere Romagna San Marino: La politica e il futuro della gendarmeria. «Non mi interessano le beghe personali, la sicurezza è una cosa seria» / «Riordino dei corpi di polizia, decide il Patto» / Il presidente Dc Lonfernini: «Il caso Zechini non c’entra, ma di lui ho fiducia»
San Marino: Caso Zechini, il presidente del Pdcs Teodoro Lonfernini mette ordine alle ultime indiscrezioni trapelate sul futuro del comandante della gendarmeria: «Non mi interessano le beghe personali o il chiacchiericcio. Il riordino dei Corpi di polizia è cosa seria e dovrà essere discusso nella riunione del Patto, non verranno prese decisioni sulla base di questioni personali».
Come a voler tirar le orecchie a chi “mischia” le cose, forse usandone una per giustificare l’altra. «Del riordino delle divise, dovremo parlarne nel Patto ma non in funzione di quanto è stato detto attorno alla figura di Achille Zechini ».
Poi offre una spalla al colonnello in forza alla polizia italiana. «Personalmente c’è un rapporto di fiducia nei confronti del comandante, ma non solo per il suo operato.
C’è fiducia nella sua squadra al cui interno ci sono funzionari sammarinesi di rilievo, e che fanno un ottimo lavoro. Io analizzo le questioni nel suo insieme, non può essere un furto in più a fare la differenza».
La necessità della ristrutturazione dei corpi è nata in seno al “pacchetto sicurezza” tanto voluto dal segretario alla Giustizia Augusto
Casali per la lotta alla malavita. Necessità ribadita dallo stesso Casali in risposta alle voci trapelate sulla presunta volontà del Congresso di sbarazzarsi del colonnello Zechini.
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