San Marino Bene Comune: la riforma tributaria. Agenzia Dire Torre 1

San Marino Bene Comune: la riforma tributaria. Agenzia Dire Torre 1

FISCO. BC: “PRESSIONE MEDIA AL 9%, SALTO NECESSARIO”

FELICI INCASSA SÌ MAGGIORANZA.

DOMANI ESAME IN COMMISSIONE  

 Un provvedimento “necessario, non piu’ rimandabile, che mira a realizzare il pareggio di bilancio, portare equita’, creare gettito per lo sviluppo”. I rappresentanti delle forze di San Marino Bene comune dalla sede del Pdcs fanno quadrato attorno alla riforma fiscale che domani approda in una attesissima commissione Finanze. Una mossa che serve anche a confutare la tesi dell’opposizione sulla corsa solitaria del segretario proponente, Claudio Felici. A rompere il ghiaccio e’ il padrone di casa, Marco Gatti, segretario del Pdcs: “Bisogna avere chiaro da dove partiamo- spiega- oggi la fiscalita’ e’ molto bassa e il regime delle regole e’ molto blando”.     La riforma introduce si’ novita’ importanti, in primis, “una tassazione media del 9%- sottolinea Marina Lazzarini, segretario del Psd- a fronte di una media europea del 20%”. Anche se ad oggi i sammarinesi erano abituati a molto meno, “e’ un salto necessario- puntualizza- per garantire lo stato sociale”. I leader snocciolano le proiezioni su quanto pagheranno i sammarinesi dal 1 gennaio 2014: un reddito da lavoro dipendente di 15mila euro paghera’, senza detrazioni, 367 euro all’anno di tasse. Un reddito da 25mila euro paghera’ 1.264 euro di imposta, cifra che con le detrazioni scendera’ a 754 euro all’anno. Chi invece percepisce 35mila euro, la fascia piu’ rappresentativa, dovra’ versare allo Stato 2.538 euro, che in presenza di detrazioni, saranno 1.812. Il lavoro autonomo invece sara’ tassato a scaglioni per i primi 3 anni dall’entrata in vigore della nuova legge. Un triennio che sara’ monitorato da un tavolo tripartito, assicurano i leader di maggioranza, per poi passare al proporzionale, fatta eccezione per i redditi sotto i 20mila euro. L’aliquota massima per i redditi piu’ elevati sara’ al 35%. “Elemento di novita’ importante- sottolinea Gatti- sono le detrazioni qualificate, parte delle spese sostenute sul territorio e le esclusioni saranno veramente limitate”.
    Da rilevare poi il sistema dei controlli fiscali, “realizzati con gli strumenti a disposizione, con l’incrocio dei dati degli uffici pubblici, dal nucleo antifrode”, fino all’introduzione del reato di evasione: “Questa riforma introduce novita’ importanti- conferma Lazzarini- che nessun governo negli ultimi 20 anni e’ riuscito a concretizzare”, anche per questo “va portata fino in fondo”. Attenzione quindi anche all’equita’, secondo il principio, sottolinea il segretario del Psd, che “chi guadagna di piu’, piu’ paga”. Per Nicola Renzi, coordinatore di Ap, “in campo fiscale nulla sara’ piu’ come prima”. Renzi sottolinea l’impulso dato agli accertamenti fiscali e alla Smac, “potenziata come sistema di tracciabilita’ e come strumento per ottenere sgravi”. Oltre alla card, per i controlli si utilizzeranno “banche dati per monitorare proprieta’ patrimoniali e possibilita’ di spesa dei contribuenti”, e’ introdotto l’obbligo di elencare tutti i redditi prodotti o detenuti all’estero, il corrispettivo per beni immobili e per i beni di lusso e si richiede a imprese medie e grandi di tenere la contabilita’ di magazzino. L’ufficio tributario sara’ coadiuvato dal nucleo antifrode e “a chi dice che questo non e’ sufficiente- manda a dire il coordinatore di Ap- tenga in considerazione il mondo che c’era fino a ieri”.     Infine, Maria Luisa Berti, neo coordinatrice di Noi sammarinesi, sottolinea il contributo offerto dal sindacato nell’ultima stesura del provvedimento. “In una situazione cosi’ difficile- aggiunge- hanno dato prova di grande responsabilita’”.  

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