San Marino. Bocciato in Consiglio l’emendamento per l’introduzione della solidarietà familiare anche per le società di capitali, Repubblica futura: “Un’altra occasione persa”

San Marino. Bocciato in Consiglio l’emendamento per l’introduzione della solidarietà familiare anche per le società di capitali, Repubblica futura: “Un’altra occasione persa”

Bocciato in Consiglio l’emendamento che mirava a reintrodurre la solidarietà familiare anche per le società di capitali, ma il partito sammarinese di opposizione Repubblica futura non ci sta. 

“Nell’ennesima scena di quello che sembra essere il sequel di un dramma legislativo senza fine, la maggioranza ha dimostrato ancora una volta di votare tutto quello che il governo dice, anche se non convinta di quello che fa.
E così, nella corrente sessione consiliare, ecco bocciato l’emendamento proposto da Repubblica futura che mirava a reintrodurre la solidarietà familiare anche per le società di capitali, così come previsto fino all’entrata in vigore della ‘non riforma’ del lavoro del segretario di Stato, Teodoro Lonfernini, ancora da ultimare con decreti delegati a distanza di otto mesi dalla sua entrata in vigore.
L’emendamento proposto da Repubblica futura, nonostante il sostegno trasversale manifestato dalle forze politiche, favorevoli al principio di reintroduzione della solidarietà familiare anche per le società di capitali, è stato bocciato.
La situazione resterà la stessa, maggioranza e governo capiscono ma non vogliono cambiare nulla.
Repubblica futura reputa essenziale andare incontro alle esigenze delle aziende che compongono il comparto turistico e commerciale del territorio, settori strategici e importanti per l’economia.
Queste aziende, già duramente colpite da una stagione non pienamente decollata e ormai agli sgoccioli, hanno bisogno di sostegno e di strumenti adeguati per affrontare le sfide attuali.
Purtroppo, la mancata approvazione dell’emendamento proposto da Repubblica futura rappresenta un’altra importante perdita di opportunità da parte di questo governo e una presa in giro degli imprenditori e delle loro famiglie, che si sentono dare ragione ai microfoni della radio ma sconfessati nella votazione di un emendamento.
Purtroppo, la situazione è sempre la stessa: si condivide l’intervento ma lo si rimanda a un provvedimento del governo perché se una proposta non ha il ‘bollino’ della maggioranza e proviene dall’opposizione va bocciata anche se si condivide. E intanto si continua a perdere tempo.
Si è persa un’occasione per risolvere subito un problema, giudicato tale da tutti.
Ora quindi non ci resta che affidarci al governo, con il solito decreto delegato per mettere una toppa a una situazione evidenziata da commercianti, associazioni di categoria e sindacati con il tempo che continua a passare e con i prossimi mesi che saranno molto duri visto quanto sta avvenendo nel settore”.
Repubblica futura
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