San Marino. Bollettino statistica, 2020

San Marino. Bollettino statistica, 2020

Bollettino Statistica, quasi 12 milioni di Cassa Integrazione contro i 2 milioni del 2019. Dimezzato il numero dei turisti

Preziosi come sempre i dati diffusi dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica, che fotografano la situazione del Paese, nello specifico nell’ultimo trimestre del 2020.

Popolazione Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente risulta pari a 33.627 unità (di cui 49,3% maschi e 50,7% femmine), rispetto all’anno precedente è aumentata di 53 unità. La popolazione presente, comprendente anche i soggiornanti, ammonta a 34.805 unità, un esiguo 0,2% in più rispetto a dicembre 2019. Analizzando lo sviluppo della popolazione presente negli ultimi dodici mesi è possibile constatare che i cittadini sammarinesi sono aumentati di 174 unità e rappresentano l’80,8% della popolazione, quelli italiani, che rappresentano il 15% della popolazione, sono diminuiti di 83, mentre gli abitanti con cittadinanze diverse da quelle appena elencate (4,1% della popolazione) hanno segnato un decremento del -1,4%. I nati vivi da gennaio a dicembre 2020 ammontano a 224 (-8 rispetto allo stesso periodo del 2019), mentre i deceduti sono stati 343 (+92 rispetto al 2019). La causa di morte più diffusa è per malattie del sistema circolatorio, circa il 30% del totale, con un incremento del 23% rispetto al 2019. I deceduti a causa del Coronavirus sono 59, pari al 17% del totale. Il saldo naturale si presenta negativo di 119 unità, peggiorando di 100 unità il saldo negativo del 2019. I matrimoni celebrati, ove almeno un coniuge è cittadino sammarinese, nel 2020 sono stati 115, con un calo di 41 rispetto al 2019 – anche qui probabilmente dovuto alle limitazioni impiste dall’emergenza sanitaria – la maggior parte di essi, pari al 77%, è stato celebrato con rito civile. I nuclei famigliari sono 14.510, in aumento rispetto allo scorso anno di 93 unità, con un numero medio di componenti pari a 2,31. Serravalle è il Castello più popolato, nel quale risiede il 32,9% della popolazione, seguito da Borgo Maggiore e San Marino. Nel 2020 sono immigrate 341 persone (-28 rispetto all’anno precedente); la maggior parte di essi proviene dall’Italia, tra questi 227 hanno la cittadinanza italiana e di questi 167 provengono dalla provincia di Rimini. Gli emigrati ammontano a 169 (-26 rispetto al 2019), di cui 148 hanno scelto l’Italia come destinazione. Gli emigrati con cittadinanza sammarinese sono 100, quelli con cittadinanza italiana sono 64.

Imprese Il numero totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2020, è pari a 4.836 unità registrando, rispetto al 31 dicembre 2019, un decremento di 98 aziende (-2%). Analizzando il trend dell’ultimo anno solare, i settori con le variazioni maggiormente negative sono: “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (-39 unità pari al -4%), “Attività manifatturiere” (-18 unità pari al -3,5%), “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli” (-15 unità pari al -1,4%) e “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (-9 unità pari al -4,9%). Variazioni moderatamente positive si registrano nei settori: “Istruzione” (+9 unità pari al +33,3%), “Servizi di informazione e comunicazione” (+6 unità pari al +3,2%) e “Attività finanziarie e assicurative” (+4 unità pari al +5,7%). A dicembre 2020 la forma giuridica più diffusa è quella societaria, pari al 54,8% delle imprese, con 2.651 unità, le attività libero professionali sono 719 (14,9% del totale) e le imprese artigianali 384 (7,9% del totale). La maggior parte delle imprese sul nostro territorio ha piccole dimensioni, il 42,8% ha da 1 a 9 addetti e il 51% non ha dipendenti.

Turismo Questo del turismo è ovviamente il comparto con la più importante variazione negativa. Nel 2020 infatti l’afflusso turistico è stato pari a 1.014.705 visitatori, un 46,7% in meno rispetto al 2019. Analizzando l’andamento mensile dei visitatori si rilevano, dopo una partenza positiva nei mesi di gennaio e febbraio – quindi prima delle norme di contrasto al Covid – e una sequenza di saldi negativi dovuta allo scoppio della pandemia e ai conseguenti divieti alla circolazione delle persone. Il mese per il quale si è rilevato il calo più contenuto è agosto (-15%), nei mesi successivi il saldo delle presenze è risultato sempre più negativo, concludendo con il mese di dicembre che ha registrato -61% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il turismo di sosta, nel 2020 si sono registrati 58.289 arrivi (-47,6% rispetto al 2019) per un totale di 102.310 pernottamenti (-50%), con una media di 1,76 notti trascorse per ogni persona arrivata. I turisti che nel 2020 hanno scelto di pernottare a San Marino provengono per il 95,5% dall’Europa, l’Italia è il Paese di provenienza della maggior parte di turisti (71,7% sul totale), seguita da Germania (6,7%), Paesi Bassi (2,3%) e Svizzera (1,8%). Tra i Paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non, della Repubblica proviene dagli Stati Uniti (1%).

Trasporti Al 31 dicembre 2020 il totale dei veicoli registrati in Repubblica è di 52.367 (323 veicoli in meno nell’ultimo anno). Le immatricolazioni di veicoli, 2.541 nel 2020, hanno registrato una diminuzione di 813 unità (-24%) rispetto all’anno precedente, un decremento imputabile prevalentemente alle automobili, che nel 2020 hanno raggiunto 1.849 immatricolazioni, 616 in meno rispetto al 2019; di cui 296 immatricolazioni in meno di vetture nuove e 321 in meno di auto usate. Analizzando le immatricolazioni di autoveicoli per tipo di combustibile, si rileva un saldo positivo per le auto ibride o elettriche (+68 unità rispetto al 2019) e per le auto a Gpl e metano (+5 unità rispetto al 2019); tutte le altre categorie registrano variazioni negative rispetto all’anno precedente. Nel 2020 le immatricolazioni di mezzi di lavoro sono state 232 (-98 rispetto al 2019), quelle di veicoli a due ruote sono state 460 (-99 rispetto all’anno precedente).

Occupazione / disoccupazione Al 31 dicembre 2020 le forze di lavoro complessive sono pari a 22.525 unità, rispetto al 31 dicembre 2019 si evidenzia una diminuzione di 442 unità (-1,9%). I lavoratori dipendenti del settore privato sono 16.067 e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’87,2% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro sono rappresentate da 1.607 lavoratori indipendenti (7,1% della forza lavoro) e 1.287 disoccupati totali (5,7%), di cui 995 sono disoccupa ti in senso stretto. I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono diminu- iti di 252 unità (-1,5%). Anche qui è facile rilevare l’inciden- za dell’emergenza sanitaria, infatti la diminuzione più consistente risiede nel settore “Attività dei Servizi di Alloggio e Ristorazione” (-116 lavoratori pari al -11,7%), seguito dai settori “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di supporto alle imprese” (-66 lavoratori pari al -8,8%), “Attività Fi- nanziarie e Assicurative” (-44 lavoratori pari al -6,5%) e da “Altre attività di servizi” (-35 lavoratori pari al -7,7%). Il numero dei lavoratori impiegati nel settore manifatturiero è stabile, con tendenza negativa (-49 lavoratori pari al -0,8%). I settori che hanno registrato un saldo positivo di occupati sono: “Servizi di Informazione e Comunicazione” (+41 lavoratori pari al +5,1%) e “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+35 unità lavoratori al +4,1%). Nel Settore Pubblico Allargato il numero dei lavoratori è diminuito di 79 unità ri- spetto a fine 2019, assestandosi a 3.564, la media annuale dei lavoratori è diminuita di 9 unità rispetto all’anno precedente. Considerando la variazione del numero di lavoratori all’interno degli Enti nel corso del 2020, si rileva che i lavoratori impiegati sono diminuiti di 63 unità nella Pubblica Amministrazione e di 16 unità presso l’Iss. Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è diminuito del -4,5%, raggiungendo la cifra di 6.070 lavoratori (-285 unità), pari al 30,9% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 31,8%). Nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (55,5%) e “Impiegati” (42,2%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti. Al 31 dicembre 2020 i disoccupati totali ammontano a 1.287 unità (-46 rispetto al 31 dicembre 2019); di questi, 995 sono disoccupati in senso stretto (-46 rispetto al 31 dicembre 2019), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (36,7% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 12% con 119 unità. I disoccupati in senso stretto con età inferiore ai 30 anni sono diminuiti di 32 unità nell’ultimo anno, quelli con oltre 50 anni sono aumentati di 31 unità.

C.I.G. La Cassa Integrazione Guadagni liquidata, nel periodo gennaio-settembre 2020, ammonta a € 11.662.221, con un totale di 2.118 aziende che ne hanno fatto ricorso. Nello stesso periodo del 2019 la cassa integrazione ammontava a € 2.124.694 e le aziende coinvolte erano solamente 288. Relativamente alle cause si rileva che l’importo liquidato per “Riduzione di attività per Covid-19” ammonta a € 10.970.899. L’Indennità Economica Speciale liquidata nel 2020 è pari a € 2.893.284.

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