San Marino. Borsa di studio ‘targata Ap’. La Tribuna Sammarinese

San Marino. Borsa di studio ‘targata Ap’. La Tribuna Sammarinese

La Tribuna Sammarinese: La vincitrice, la presidente della commissione valutatrice e la segreteria appartengono allo stesso partito / Borsa di studio da oltre 60mila euro, tutto un affare Ap

Resta un affare di casa Ap la «borsa di studio per un Master in studi economici europei presso il Collegio d’Europa di Bruges e successiva formazione presso il dipartimento Affari esteri» del segretario di Stato Antonella Mularoni. A volare in Belgio sarà infatti Lisa Gualtieri, candidata nella lista della seconda sigla di maggioranza nel 2008 e in primo piano nelle iniziative della ‘primavera’ del partito. A giudicarla, durante il concorso pubblico che ha portato all’assegnazione della borsa, una commissione presieduta proprio da un consigliere di Alleanza popolare: la responsabile del Dipartimento della formazione Tina Meloni, eletta nella stessa lista del segretario agli Esteri Mularoni, attualmente a capo del dicastero dal quale è partita la borsa di studio.

L’ok per la partenza di Gualtieri è recentemente arrivato dal collegio di Bruges, tanto che il governo ha messo nero su bianco il 18 giugno scorso la delibera in cui si compie uno degli ultimi passi burocratici prima dell’inizio delle lezioni. La cifra messa in conto nella delibera, «comprensiva del compenso mensile lordo, dell’assicurazione sanitaria in Belgio e di eventuali ulteriori spese preventivamente concordate», ammonta a circa 62.200 euro. La delibera riporta inoltre quanto guadagnerà la giovane di Ap nei due anni successivi al master, quando affronterà due anni di formazione nella segreteria di Stato agli Affari esteri con una paga «corrispondente all’ottavo livello retributivo della pubblica amministrazione, attualmente pari a circa 2.400 euro». Per un totale di quasi 60mila euro nei due anni. A Gualtieri, comuque, viene chiesto di non ‘sgarrare’: se non si diplomerà dovrà «restituire allo Stato sammarinese la somma netta prevista per l’iscrizione ». La necessità di creare la borsa di studio, alla quale inizialmente se ne sarebbe dovuta affiancare un’altra non assegnata, nasce dal bisogno di «formare adeguatamente figure che siano in grado di lavorare con specifiche conoscenze al processo di maggior integrazione con l’Unione europea, in particolare nell’ambito del diritto comunitario e delle materie economiche europee, al fine di supportare la nascente direzione Affari europei », si legge nella delibera che nel dicembre scorso ha disposto l’emanazione del bando. La segreteria di Antonella Mularoni mostra quindi di voler approfondire l’argomento nonostante i ripetuti ‘no’ alle proposte di adesione all’Unione

(articolo pubblicato per intero alle ore 15,45)

 

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