San Marino. Bsm: assemblea dei soci per sostituire i dimissionari del Cda

San Marino. Bsm: assemblea dei soci per sostituire i dimissionari del Cda

L’informazione di San Marino

Bsm convoca l’assemblea dei soci per sostituire i dimissionari del Cda 

Sulle scelte pesa il rapporto interno ancora teso dopo l’assemblea dell’Ente Cassa di Faetano che ha detto “no” alla fusione con Carisp

Antonio Fabbri

Dopo l’Assemblea dell’Ente Cassa di Faetano che ha votato il “no” alla fusione con Cassa di Risparmio ed espresso una sorta di sfiducia verso la governance dell’istituto, erano giunti nei giorni scorsi alcuni passi indietro dal Consiglio di amministrazione della Banca. Sabato prossimo 12 gennaio, così, è stata convocata l’assemblea di Bsm proprio per prendere atto delle dimissioni presentate e per procedere alla sostituzione. Tre i punti all’ordine del giorno:

“1) Dimissioni del rag. Fausto Mularoni dalla Carica di Componente e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca di San Marino Spa, e adozione delle deliberazioni inerenti conseguenti 

2) Dimissioni di componenti del Consiglio di amministrazione, e adozione delle deliberazioni inerenti e conseguenti;

3) in seguito alla trattazione del primo e secondo punto dell’ordine del giorno, determinazione della composizione del Consiglio di amministrazione, mediante reintegrazione del Consiglio medesimo attraverso la sostituzione degli amministratori dimissionari, oppure variazione del numero dei componenti dell’organo amministrativo; adozione delle deliberazioni inerenti e conseguenti”.

Fin qui l’ordine del giorno che richiama poi le norme previste da statuto per la regolarità dell’assemblea. Plausibile pensare che, vista la posizione presa nell’ambito dell’assemblea dell’Ente Cassa di Faetano, Ente proprietario della Bsm, il ripristino del Cda della Banca con le nuove nomine al suo interno debba trovare -o abbia già trovato – una intesa con le correnti che hanno preso posizione durante l’assemblea dell’Ente nella quale i soci di Ecf hanno detto “no” alla fusione. e proprio il fatto che l’assemblea di Bsm sia stata convocata prima di quella di Ecf, lascerebbe intendere che un accomodamento possa essere stato raggiunto. Diversamente, non si può escludere che possa essere ancora una volta l’assemblea di Ecf a bocciare quanto dovesse essere deciso nell’assemblea di Bsm.

Si vedrà. Certo è che un punto sul quale tutti sono sembrati d’accordo è che la Banca non possa restare immobile e delle importanti scelte di gestione e rilancio vadano fatte.

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