David Oddone – L’Informazione di San Marino: Cinesi, La Caponnetto: “non esiste un problema specifico legato ad un Paese”
(…) Sull’argomento oggi intervengono gli stessi addetti ai lavori, ovvero la Fondazione Caponnetto che trovandosi peraltro a Firenze, conosce perfettamente la realtà cinese e gli stessi riscontri della Dna. E proprio l’Antimafia sui cinesi ha indagato e continua ad indagare.
Esiste dunque un concreto pericolo legato al riciclaggio?
A questa domanda risponde Salvatore Calleri: “Indubbiamente – afferma il presidente della Caponnetto – è necessario stare attenti sempre
e comunque al pericolo di riciclaggio a prescindere da quale sia il Paese di origine che viene ad investire. Se gli imprenditori cinesi sono imprenditori seri ovviamente non c’è da temere, se non lo sono va da sé che il problema può esserci. Un discorso che chiaramente però vale per i cinesi, per gli arabi, gli italiani, per chiunque. Per questo occorre approvare il pacchetto di riforme Antimafia: con esso abbiamo a disposizione uno strumento definitivo di controllo che attrarrà maggiori investitori seri. L’esempio che faccio è facilmente comprensibile: se io sono un investitore serio non voglio certo scontrarmi con la concorrenza sleale dei mafiosi, dunque ho tutto l’interesse ad avere una economia sana. Ma ovviamente non c’è un pericolo
specifico legato all’origine di un Paese. Dopo di che occorre monitorare e attualmente la Repubblica di San Marino è parzialmente in grado di monitorare. Con il pacchetto gli strumenti a disposizione saranno maggiori. D’altra parte se parliamo di cinesi, non bisogna dimenticare che l’industria cinese è quella che ha comprato la Volvo e la sta rilanciando”. Massima apertura dunque anche da parte degli addetti ai lavori agli investimenti stranieri, purché naturalmente vi siano le condizione adeguate. Ed in questo contesto non si può non sottolineare lo sforzo normativo fatto in questi anni dal Titano, riconosciuta in più occasioni dalla stessa Italia. (…)
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