San Marino. Campagna elettorale all’estero, LPL replica a RETE

San Marino. Campagna elettorale all’estero, LPL replica a RETE

Leggiamo esterrefatti il comunicato oltremodo ipocrita del movimento di estrema sinistra ed ex comunista RETE sul fatto che il nostro delegato Maurizio Faetanini quest’oggi ha detto no ad una combine, un maldestro accordo, della partitocrazia contro i piccoli movimenti o liste che non hanno un budget strapagato dai contribuenti per la campagna elettorale.
Proprio da chi si è intascato oltre 2 milioni di euro da spendere per questa campagna elettorale, dove Rete sembra non essere stata da meno intascando circa 60.000 euro.

Maurizio Faetanini, nostro delegato nella riunione odierna tra i partiti/movimenti indetta per decidere sulla propaganda da effettuare nelle nostre comunità, ha detto NO ad un sopruso nei nostri confronti.
Ha detto NO ad una farsa, ha detto NO alle videoconferenze con le nostre comunità non tanto per far spendere dei denari ai contribuenti ma perché questo, quello del contatto diretto, è l’unico modo per far conoscere i nuovi movimenti o liste ai residenti esteri. Chissà con 2 milioni di euro dei sammarinesi quanti viaggi all’estero hanno già fatto o hanno già programmato i vari partiti!
Tutto questo è di una ipocrisia unica
In ottica di spending review Maurizio Faetanini ha giustamente proposto, come si è fatto, che fosse solo una persona e non due a raggiungere le comunità estere facendo risparmia la metà del costo, ma questo Rete non l’ha detto.

Si è parlato di spending rewiew quando tangenti, corruzione e prebende dilagano tuttora anche in molti partiti esistenti, quando una Banca Centrale – e noi siamo gli unici a volerla togliere e Rete sembra che la voglia tenere – brucia all’anno quasi 8 milioni di euro, quando siamo solo noi a voler togliere i finanziamenti pubblici ai partiti facendo risparmiare oltre 1 milione di euro all’anno ai sammarinesi.

E’ facile fare i campioni quando si è preso, tra tutti i partiti e movimenti presenti in consiglio, oltre due milioni di euro dai sammarinesi.
Se è così tanto morigerata, se tiene così tanto alle finanze pubbliche perché Rete non rinuncia al finanziamento pubblico che le è stato concesso?

Facile parlare, più difficile fare!

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