Riceviamo e pubblichiamo l’e-mail di un cittadino sammarinese, giunta oggi alla nostra redazione, sulla questione Green Pass a San Marino:
“Ciao,
vorrei appoggiare il ‘collega’ sammarinese il cui virgolettato che avete pubblicato qualche ora fa mi rappresenta direttamente per quanto riguarda il non riconoscimento del vaccino Sputnik da parte dell’Ema che si ripercuote poi sull’impossibilità di accedere al luogo di lavoro in Italia.
Il fatto che questo non venga riconosciuto, non è di per se un problema poiché essendo la salute la cosa più importante da preservare, direi che qualsiasi sia il vaccino fatto (purché efficace) possa andare bene.
Ciò che non va affatto bene è il fatto che si arrivi sempre all’ultimo minuto con proroghe, decisioni e scelte che non permettono le persone di potersi organizzare per tempo con il lavoro, con i trasporti, ecc.
L’altra cosa che non va affatto bene è il fatto che non ci venga fornita una possibilità di scelta, perché se ci fosse stato modo di fare un vaccino riconosciuto, entro il 15 ottobre, io (ma credo anche altri) l’avrei fatto senza problemi pur di poter andare a lavorare.
Quindi questa di fatto è una lamentela per manifestare lo stato di impotenza che sento rispetto a questa tematica. E l’unico strumento che ho, ad oggi, è cercare su Google ‘Green Pass San Marino’ per rimanere informato sull’argomento, anche perché giustamente a lavoro mi chiedono se andrò a lavorare lunedì.
E niente, era solo uno sfogo da cittadino sammarinese che lavora ed abita in Italia…”.
Sam Fantini
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