Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Felici: «Operazione studiata sulla base del report del Fondo monetario internazionale» /
Carisp statalizzata coi propri soldi /
Il governo preleverà i necessari 85 milioni dalla stessa banca
SAN MARINO. Escono da Carisp, rientrano in Carisp: il governo andrà a pescare dalla stessa banca gli 85 milioni che gli servono a darle sicurezza. Statalizzazione a un passo, quindi, per il primo istituto di credito del Titano, ma coi soldi suoi.
Nei fatti, sgombra il campo dagli equivoci il segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici, l’operazione è fattibile visto che i soldi saranno presi dalla liquidità di Cassa di Risparmio e utilizzati per mettere in sicurezza il suo patrimonio, ma sulla carta non tutto sembra così lineare e ci vorrà la modifica della legge sulle società per renderlo possibile.
«Comunque, è bene non semplificare così all’osso – difende il marchingegno Felici -. L’operazione è stata studiata anche sulla scorta del report del Fondo monetario internazionale. Si tratta di due linee diverse: i soldi verranno prestati allo Stato da un’altra banca o da Cassa stessa, e questo perché la liquidità dell’istituto lo consente. E saranno utilizzati per il futuro aumento di capitale della banca, diretti quindi a rinsaldare il patrimonio, che è l’elemento ora di sofferenza per la banca».
E fin qui, tutto chiaro. Ma il giro dei milioni non poteva esser fatto senza passare per le casse del Palazzo? «No, perché lo Stato ci mette le garanzie», chiarisce Felici. Studiata dunque a tavolino con la Fondazione Carisp, l’operazione sarà battezzata con l’assestamento di bilancio. Vale però quanto già annunciato alla maggioranza di governo e alla banca stessa: gli 85 milioni di euro verranno messi su un piatto, a garanzia del patrimonio. (…)
