Negli ultimi giorni ho letto con estremo interesse il libro di Giovanni Giardi pubblicato da Carlo Filippini Editore col titolo “Ho attraversato la Storia tentando di non subirla”.
A Giovanni, autentico testimone del messaggio di Cristo, mi lega una lunga amicizia nata in gioventù nel direttivo del Movimento Giovanile della Dc, animata dal fervore per il rinnovamento e perpetuata durante il lungo corso della nostra esistenza e, pur attraversando vicende diverse, sempre in un clima di sostanziale condivisione ideale, etica e pragmatica.
Giovanni nel suo racconto, ricco di riferimenti storici e sociali, si presenta sincero e razionale, senza tentativi di esibizionismo o sdolcinature.
Nato in una famiglia povera, del ceto sociale più umile, quello rurale, parla della sua infanzia anche con aneddoti significativi degli anni ’40 – ’50, degli stenti e delle angosce della guerra, della sua curiosità intellettuale tenace e costante, non rassegnata a rinunciare all’agognato percorso scolastico a cui le condizioni della famiglia obiettivamente lo costringevano.
Così, lavorando già a 9 anni per raggranellare qualche spicciolo, ha intrapreso parallelamente un lungo cammino scolastico fino ad arrivare alla laurea e altri qualificati titoli di studio mentre dedicava la sua intelligenza e capacità a una carriera formidabile nel mondo sindacale e nel cammino spirituale.
Ha messo su famiglia con la sua Angela (Angela di nome e di fatto) senza accontentarsi della prole naturale, ma aprendo la sua casa a figli in affido ed altre accoglienze attraverso una organizzazione complessa, ma estremamente utile e positiva, nell’ambito della provvidenziale associazione Papa Giovanni XXIII creata da Don Oreste Benzi.
Tutto ciò dedicando il suo tempo “elastico” all’impegno sociale, politico e culturale.
In sostanza una vita esemplare che merita di essere conosciuta e valutata da quelli che hanno a cuore le sorti dell’umanità, e al tempo stesso in coerenza con il messaggio della propria fede.
E’ una pubblicazione utile ai giovani, troppe volte indotti alla critica gratuita e indiscriminata verso ogni forma di impegno pubblico. Addirittura ne consiglierei l’adozione nelle scuole come strumento didattico. Utile ai cristiani tiepidi, ai cattolici preoccupati di mantenete posizioni di potere anche a scapito della autenticità della loro vita; a tutti i seguaci delle numerose religioni esistenti nel mondo ed infine a quegli atei sensibili e disponibili a confrontarsi con le suggestioni della trascendenza e con il travaglio di una opportuna spiritualità.
Buona lettura a tutti.
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