Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Augusto Casali spiega il perché delle sue dimissioni. “Congresso sia occasione di rinnovamento vero” / “Ps ha iniziato a fare politica di fiancheggiamento del governo”
“Già da alcuni mesi all’interno del partito erano nate delle visioni diverse sulla linea politica. Non tanto sull’analisi e neanche forse sugli obiettivi finali, ma per come veniva condotto il partito. Le due posizioni emerse sono state una posizione molto più rigida nei confronti del governo che chiedeva una opposizione dura a uno che secondo me è uno dei peggiori governi che questo paese abbia avuto negli ultimi decenni. Invece l’altra parte che fra le altre cose costituisce la maggioranza era su posizioni molto moderate, prudenti, fino al punto di lasciare pensare che ci fosse una politica di fiancheggiamento del governo con la speranza di potere prima o poi entrare a fare parte di questa maggioranza”. Lo dice Augusto Casali, presidente dimissionario del Partito socialista.
Queste divergenze erano emerse nelle assemblee? “Sì, erano emerse nelle assemblee. Ci sono state anche un paio di riunioni abbastanza agitate. Una cosa emersa è che il nostro partito, cui l’elettorato ha assegnato il ruolo di primo partito di opposizione, non ha svolto questo compito, non ha fatto da punto di riferimento per l’opposizione e invece si ritrova nella situazione attuale”. (…)
Io mi sono identificato molto con l’anima che voleva che il Ps svolgesse il suo ruolo di partito di opposizione”. (…)
