San Marino. Casali sullo ‘scherzo’ a Riccio. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

San Marino. Casali sullo ‘scherzo’ a Riccio. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di  Corriere Romagna San Marino: Iscrizione partita da un pc del ministero / Lo scherzo a Riccio gli costa la carriera / Avviso di garanzia per l’alto funzionario che avrebbe inserito il poliziotto nella chat per incontri Il segretario alla Giustizia caccia il sospettato: «Gli revoco l’incarico per tutelare lo Stato»

SAN MARINO. Quello scherzo  gli varrà la carriera. Risposta immediata del segretario di Stato alla giustizia Augusto
Casali
  all’apertura dell’inchiesta che ha svelato come dal computer di uno dei suoi più stretti collaboratori sia partita la “burla” al superpoliziotto Sabato Riccio, inserito a sua insaputa su una chat per incontri di coppia.

«Gli revoco l’incarico», ha annunciato Casali pronto a cacciare l’alto funzionario pubblico, ora raggiunto dall’avvi so di garanzia, «per tutelare la segreteria di Stato». All’inchiesta, partita da una denuncia per sostituzione di persona, sporta dal coordinatore del dipartimento di polizia Riccio al pm Gemma Gualdi, ha fatto seguito infatti una rogatoria a San Marino: sono state poi le indagini della polizia postale, interna alla gendarmeria, a collegare quel pc, installato in un ufficio della segreteria alla Giustizia, all’iscrizione di Riccio al sito Badoo. com. «E’ stato il mio stesso collaboratore ad avvisarmi, venerdì sera: mi ha detto che la magistratura gli aveva inviato una comunicazione giudiziaria riguardo a questa strana vicenda – pensa a un hacker, Casali – ora tutta da chiarire nelle sedi opportune. Ma in questo momento devo tutelare la segreteria di Stato indipendentemente dalla presunzione di innocenza: prenderò già domani – oggi, ndr – provvedimenti adeguati. In questo caso, potrò solo revocargli l’incarico». I fatti sono complessi e ora, oltre all’inchiesta italiana, si rischia l’apertura di un fascicolo parallelo a San Marino. Proprio la stessa segreteria affidata a Casali, infatti, lo scorso anno aveva ipotizzato che la gendarmeria stesse abusivamente intercettando un membro di governo: pesanti accuse che valsero l’apertura di un’inchiesta (indagato, ad oggi, un gendarme). Ora le indagini che collegano la sostituzione di persona a quegli stessi uffici pesano sull’incarico di Casali come un macigno.

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