San Marino Oggi: Deve mostrare il Passaporto anche per fare la spesa all’ingrosso a Rimini /
Nuovi casi di problemi dettati dalla permanenza nella black list del decreto incentivi
(…) Già un paio di settimane fa ci eravamo occupati del caso, per altro non nuovo purtroppo, di un cittadino sammarinese che si era recato in uno sportello di Poste italiane per ritirare un documento, ma non aveva potuto completare la pratica in quanto sprovvisto del passaporto. Infatti, le Poste italiane non riconoscono come sufficientemente validi, nonostante lo siano ad esempio per le forze dell’ordine italiane, i documenti quali la carta di identità sammarinese o la patente di guida del Titano, avevano richiesto come documento di identità il passaporto. E così era dovuto tornare in repubblica e ritornare poi all’ufficio postale di Rimini nei giorni seguenti munito del proprio passaporto. La storia accaduta nei giorni scorsi è simili ma anche più incredibile. Infatti a richiedere il passaporto questa volta è stato un negozio all’ingrosso. Un italiano residente a San Marino da diversi anni, in quanto sposato con una sammarinese, si è infatti visto chiedere di portare il passaporto e non un altro documento di identità sammarinese, quando si è recato nel negozio all’ingrosso per acquistare, come fa tra l’altro da anni, il materiale (si tratta di generi alimentari) per la propria attività che svolge sul Titano. (…) Insomma, la permanenza in black list, che secondo anche le previsioni più ottimistiche dovrebbe durare ancora qualche mese, visto il rinnovo del parlamento in Italia con le elezioni del 24 e 25 febbraio prossimi.
Fino al momento della fuoriuscita del Titano dalla black list del decreto incentivi, infatti, è possibile che il caso appena segnalato non sia l’ultimo.
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