L’Informazione di San Marino: Cavalli (csdl), riflessioni sulla “sammarinesita’ perduta”
(…) Mi sono chiesto, in cosa consiste questa sammarinesità? Forse nel fatto di essere un popolo libero ed ospitale, come testimoniano l’episodio garibaldino e la solidarietà offerta agli sfollati verso la fine della seconda guerra mondiale; ma poi, visti gli ultimi eventi come la tassa etnica per i frontalieri e le proposte fatte da nuovi movimenti politici, mi sono detto che probabilmente la sammarinesità non era quella, o forse non lo è più. Forse consiste nel fatto che siamo legati a questo paese e al suo territorio, limitato e unico nel suo genere, riconosciuto dell’Unesco come patrimonio dell’umanità (…)
Ora non abbiamo più alibi; se vogliamo cambiare ora è il momento di dimostrarlo, mandando in Consiglio persone che facciano esclusivamente gli interessi del Paese. Se come lavoratori vogliamo difendere i nostri diritti e l’interesse generale del Paese, dando priorità alle necessità delle persone più deboli, dobbiamo mandare in Consiglio persone che possano adeguatamente rappresentarci e difendere i nostri stessi diritti. Il Consiglio Grande e Generale non può più continuare ad essere, come è stato per tanto anni, una realtà che difende principalmente i poteri forti del paese. (…)