San Marino. CDLS: “Il Governo rifiuta il dialogo sociale”

San Marino. CDLS: “Il Governo rifiuta il dialogo sociale”

Degrado del sistema sanitario, bollette fuori controllo, mancata riforma FONDISS, politica dei redditi inesistente, DES improponibile: su questi temi economico sociali il Governo è latitante.

Per il Consiglio Confederale della CDLS, che si è riunito oggi pomeriggio al Central Square, evidentemente il Governo e la maggioranza hanno la memoria un po’ troppo labile e forse non ricordano più le migliaia di lavoratrici, lavoratori, giovani e pensionati che il 15 Novembre dello scorso anno hanno manifestato in Piazza della Libertà assieme alle tre sigle sindacali sammarinesi.  Per il parlamentino CDLS i temi della mobilitazione generale erano, come lo sono ancora di più oggi, molto sentiti e di grande importanza sociale.  La CDLS ha richiesto il 3 febbraio scorso, unitamente alle altre sigle sindacali, l’apertura di un tavolo di confronto “urgente”; richiesta sollecitata con forza il 6 marzo con una nuova lettera unitaria.

Il Segretario Generale Gianluca Montanari è molto duro “Ad oggi sulle richieste avanzate dal sindacato grava un silenzio assordante: non si era mai visto sinora, da parte dei vari Governi che si sono succeduti in questi anni, un atteggiamento così inaccettabile rispetto alla richiesta di apertura un tavolo di dialogo sociale avanzata in modo unitario dal sindacato.  Questo approccio è ancor più grave se teniamo conto che molti argomenti che la CDLS ritiene prioritari da affrontare, non possono attendere i tempi biblici della politica: le famiglie stanno facendo i conti tutti i giorni con il carovita fuori controllo, con i costi stratosferici delle bollette, con il rinnovo di importanti contratti ancora fermi, con l’emergere di nuove povertà e disagi in ampie fasce della popolazione. Nel frattempo la richiesta della CDLS di aumentare gli assegni familiari resta inattuata come pure l’appello a riprendere urgentemente il confronto sulle parti non condivise o mancanti della Riforma Pensionistica”.

Il Segretario Montanari nel suo intervento di fronte al Confederale è netto: “Evidentemente Governo e maggioranza non trovano il tempo di confrontarsi con il sindacato su argomenti delicati, importanti e di stretta attualità per i lavoratori, i pensionati e le famiglie; dal novembre 2022 ad oggi abbiamo richiesto in più occasioni ed in maniera forte e chiara la convocazione dell’incontro e l’apertura di un “tavolo della sostenibilità economica e sociale” per attivare un confronto concreto sulla politica dei redditi da adottare nei prossimi mesi. A questo punto abbiamo maturato la convinzione che al Governo ed alla maggioranza non interessi attivare questo esercizio di democrazia economica e sociale: la CDLS non intende avallare questo metodo poco democratico di ‘non confronto’”.

Durante la riunione sono state sollevati molti aspetti che evidenziano la forte contrarietà della CDLS: dal tema legato alle bollette delle utenze che hanno raggiunto importi stratosferici e insostenibili per larghissima parte delle famiglie, alla situazione della sanità pubblica che – nonostante gli spot rassicuranti e le conferenze stampa dei vertici dell’ISS – evidenzia perduranti inefficienze e degrado delle prestazioni, tempi di attesa inaccettabili e crescenti disagi nei Centri Sanitari territoriali. Montanari puntualizza “stanno arrivando in questi giorni nelle case dei sammarinesi le bollette del gas che hanno importi pesantissimi a fronte di letture stimate e non reali: non è possibile falcidiare i bilanci delle famiglie sammarinesi in questo modo, l’AASS non può far cassa così, con letture stimate guarda caso basate sui mesi di maggior consumo. Chiederemo un incontro urgente con il Segretario Lonfernini e con i vertici dell’AASS, gli addebiti vanno fermati, gli importi rateizzati senza interessi né penali e le letture devono essere reali. Tra l’altro va anche ricordato che il Decreto che calmiera i costi dell’energia scadrà a fine Marzo: cosa accadrà dopo?”. 

Per il Segretario Generale “un altro tema che deve essere affrontato con urgenza e che ha con un forte impatto sui lavoratori è la riforma di Fondiss: richiesta più volte dalla CDLS nel corso della trattativa sulla riforma pensioni e rimandata ad un provvedimento successivo. Su questo provvedimento sta per scadere la delega al Governo senza che la trattativa abbia fatto passi avanti. Sulla riforma delle regole di investimento e della governance e sulla migliore gestione   – efficiente e redditizia – dei crescenti fondi accumulati la CDLS non è disponibile a fare passi indietro”.

Forti critiche da parte del Confederale CDLS sono emerse anche per il DES – Distretto Economico Speciale, rispetto al quale – nonostante le ampie critiche che provengono da più parti – pare che il Governo abbia riservato una veloce corsia preferenziale per l’approvazione.  Sorge spontanea una domanda: questa apparente accondiscendenza rispetto alle richieste dell’investitore spagnolo da parte dell’Esecutivo dimostra  forse che il DES è prioritario rispetto ai problemi di tutti i giorni, primi tra tutti carovita e bollette, che stanno affrontando i lavoratori e le famiglie sammarinesi? La CDLS è pronta a mettere in campo tutte le necessarie iniziative affinché il Governo non prosegua con ostinazione su questo progetto che ha rilevantissime  criticità, comunicate al Governo, ai Consiglieri ed alle parti sociali dalla CDLS e dalla CSdL con una lettera del 22 Febbraio scorso, anch’essa ad oggi senza alcun riscontro.

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