San Marino. CDLS: “Il nuovo blocco consegne Amazon è un tormentone inaccettabile”

San Marino. CDLS: “Il nuovo blocco consegne Amazon è un tormentone inaccettabile”

Il presidente ASDICO Mirco Battazza incalza il Governo: “I consumatori attendono soluzioni rapide e definitive”

Nuovo blocco delle consegne a San Marino, il caso Amazon si sta trasformando in un “inaccettabile tormentone”. Il presidente dell’ASDICO, l’associazione consumatori della CDLS, torna così ad incalzare il governo chiedendo un incontro urgente con i Segretari di Stato interessati (Industria, Finanze ed Esteri).

“Il problema delle vendite on-line in Repubblica – afferma Mirco Battazza – e le sue implicazioni di natura tecnica e fiscale è una questione irrisolta ormai da troppo tempo.  Neppure la recente firma del memorandum con il numero due del colosso dell’e-commerce, Paul Misener, è servita a impedire un nuovo blocco delle consegne, con evidenti e inaccettabili limitazioni nella libertà di scelta dei consumatori”.

Per il presidente dell’ASDICO è dunque “urgente un incontro con il Governo per comprendere le cause di questo infinto tormentone e trovare una soluzione definitiva in tempi rapidi. Ai consumatori sammarinesi non interessano le diatribe interne tra i partiti di governo, servono risposte e certezze

Incontro necessario anche per verificare l’iter di approvazione della Legge sul consumo. “E’ dal lontano 2009 – ricorda Battazza- che l’ASDICO si sta battendo affinché sia introdotta anche nella nostra Repubblica una legge a tutela degli utenti e dei consumatori. Nel 2005 è stata approvata una legge quadro e da allora sono state ben tre le versioni di legge al consumo pronte per l’iter consiliare. Ma i vari Governi e Consigli Grandi e Generali che si sono succeduti non hanno mai completato il percorso normativo. Siamo di fronte a una lacuna gravissima che lascia migliaia di consumatori sammarinesi e non senza un chiaro e definito quadro di diritti e tutele”.

Sul fronte tariffe, infine, la soluzione decisa dal Congresso di Stato di sospendere l’applicazione degli aumenti tariffari del gas fino a marzo “è un primo temporaneo tentativo di affrontare il nodo del caro-energia”, sottolinea il presidente dell’Associazione Difesa Consumatori.  “Ma resta ancora molto da fare e soprattutto mancano interventi concreti a favore della famiglie più in difficoltà”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy