Editoriale di Innocenzo Bonelli – l’Informazione di San Marino: Ai sammarinesi viene tolto il Paese da sotto i piedi
Siete sammarinesi dalla nascita e avete sempre vissuto a San Marino, dove lavorate anche? Non ha importanza, perché basta la parola di un “solerte” addetto al censimento per farvi perdere ciò che normalmente è considerato un diritto intoccabile, cioè avere la residenza a casa propria, dove si vive. Ecco perché quando nei giorni scorsi ho ricevuto la comunicazione dell’Ufficio di Stato Civile ho pensato ad uno scherzo (è Carnevale, ci sta anche) perché un errore del genere mi sembrava troppo assurdo. Invece niente scherzi, la comunicazione era seria e io mi ritrovo improvvisamente senza residenza; o meglio mi trovo
a dover dimostrare che vivo effettivamente a casa mia, come se avessi fatto qualcosa per far pensare il contrario. E da quanto ho saputo non è un problema solo mio ma di tante altre persone che oggi sono nella stessa situazione, tutto in conseguenza del famoso censimento. Che ancora non si sa bene a cosa sia servito, ma se questi sono i risultati quei soldi lo Stato poteva proprio risparmiarseli. Quello che mi pare ancora più assurdo è che, dopo aver sollecitato non so quante volte gli organi preposti a verificare sulle –tante- presunte residenze nel Centro Storico, rilasciate ai commercianti per pura opportunità (ovvero non pagare i parcheggi) io che sono uno dei pochi residenti effettivi mi ritrovo in questa situazione, mentre magari –ne sono convinto- le residenze fittizie sono state tutte confermate. Quindi mi viene da pensare: come è stato fatto questo benedetto censimento? E’ solo colpa del censimento o doveva controllare qualcun altro? E questi controlli sono stati fatti? (…)
